La battaglia del colosso di Mountain View per snellire gli aggiornamenti delle app ha avuto inizio nel 2012, con l’utilizzo degli algoritmi delta. A luglio ne è stato annunciato un altro, chiamato bsdiff. Creato da Colin Percival, permette di snellire gli aggiornamenti delle app del 50%.
Non contenta, Google è andata oltre e sta ora usando il nuovo algoritmo File-by-File Patching. In soldoni, gli aggiornamenti delle applicazioni vanno ancora più a dieta, perdendo in media il 65% del loro peso. In alcuni casi il nuovo metodo permette un alleggerimento di oltre il 90%.
Grazie a questo approccio, Google conta di far risparmiare agli utenti ogni giorno fino 6 petabytes di dati da scaricare. Nei test sono state utilizzate app come Netflix, Kindle, Gmail, Google Maps e anche Farm Heroes Super Saga. In confronto a bsdiff, il nuovo algoritmo ha mostrato in alcuni casi una riduzione dell’8%, ma in altri si è spinta fino al 40% (vedi Netflix), il chè ha significato una perdita di ben il 92% rispetto all’app originale.
E voi cosa pensate di questo nuovo algoritmo di Google?