Android e Chitarra, parte I: tuners a confronto

22 Maggio 201548 commenti

In questa nuova rubrica musicale andremo ad approfondire come trasformare il nostro smartphone con sistema operativo Android nel sidekick perfetto per ogni chitarrista, dal principante a quello più esperto. È bene fare una premessa però: lo strumento di riferimento per questa e tutte le prossime puntate, è e sarà la chitarra elettrica. Nonostante ciò, gran parte dei contenuti saranno adattabili anche ad altre tipologie di chitarra, e in alcuni casi, anche ad altri differenti strumenti a corda.

Android è un sistema operativo che deve il suo primeggiare proprio alla sua versatilità. Per questo motivo, e soprattutto grazie al lavoro dei developers, si può addirittura evolvere in un vero e proprio multitool per i chitarristi di tutti i livelli.
In questo prima puntata della rubrica “Android e Chitarra” andremo a parlare (quasi) esclusivamente di accordatura, analizzando e confrontando le principali applicazioni disponibili sul Play Store atte allo scopo. Questi diversi software si rifanno alla stessa metodologia di funzionamento: attraverso l’utilizzo del microfono dello smartphone, riescono a identificare la frequenza del suono emesso dalla corda della chitarra e individuare la nota corrispondente, permettendo così di effettuare una corretta accordatura.

La comparazione è stata fatta tra le applicazioni più popolari della categoria, ossia Tunable, Waves, GuitarTuna e PitchLab, e verranno messe a confronto per verificare quale di queste riesce a garantire il risultato più simile a quello ottenuto con un chromatic tuner esterno.

Quelli che potete vedere qua sotto sono i valori scientifici a cui ci rifaremo, e l’obiettivo sarà quello di avvicinarsi il più possibile a questi risultati, per quanto possibile.
Per una questione di comodità e praticità, l’accordatura effettuata mediante chromatic tuner esterno sarà considerata come precisa al 100%.

Corda Frequenza Nota
1 329.63 Hz E4
2 246.94 Hz B3
3 196.00 Hz G3
4 146.83 Hz D3
5 110.00 Hz A2
6 82.41 Hz E2

Tunable

Anche se non è certo l’aspetto fondamentale, Tunable è senza dubbio l’app che dal punto di vista grafico mi ha colpito di più. Non pensate però erroneamente che sia solo grafica e niente funzionalità! Come potete notare voi stessi dagli screenshot, i valori registrati da questo programma sono molto precisi.

Oltre alla ovvia funzione di accordatore, sono presenti alcune feature aggiuntive come il metronomo o il registratore.
In ambo i casi non darei troppa importanza alla specifica funzione, poiché per quanto riguarda il metronomo, esistono applicazioni ad-hoc decisamente più complete ed efficienti, mentre la registrazione è totalmente da evitare in quanto i microfoni degli smartphone non sono di qualità sufficiente per poter svolgere al meglio il compito.

Tornando a parlare di mera accordatura, da sottolineare è che Tunable, mediante un semplice grafico, mostra tutte le frequenze rilevate in un determinato intervallo di tempo, e non solo quella attuale.
Nel complesso, Tunable è l’applicazione con cui mi sono trovato più a mio agio, e nonostante sia a pagamento, il prezzo è talmente irrisorio (circa 80 centesimi) che non lo considero nemmeno come un punto a suo sfavore.


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Guitar Tuna

In questo caso i rilevamenti sono, nel complesso, molto buoni, anche se un gradino sotto rispetto a Tunable. Fortunatamente, anche GuitarTuna presenta il grafico per rilevare di quanto varia la frequenza sonora dal valore di riferimento.
Il software è disponbile gratutitamente e fornisce alcuni contenuti facoltativi acquistabili via in-app purchase.
A differenza delle altre applicazioni, GuitarTuna non indica direttamente il valore in Hz della frequenza, ma solamente la differenza in cents dal valore target, segnalando solamente se siete al di sopra o al di sotto della cifra di riferimento.

Troviamo la funzione di metronomo anche in questa app, e per questo aspetto vale lo stesso consiglio dato in precedenza per quello di Tunable. Di maggiore rilievo è invece l’integrazione di alcuni minigiochi atti ad aiutare l’utente nel memorizzare i diversi accordi e le note da cui è composto, suonarli in facilità e riconoscere quali questi sono. Questa funzione è certamente di grande aiuto per i principianti, perché rende possibile l’esercitazione (in uno dei suoi tanti aspetti) anche in mobilità e senza disporre fisicamente del proprio strumento musicale.


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Pitch Lab

L’interfaccia grafica di PitchLab è piuttosto confusionaria, e spesso con effetti speciali assolutamente non necessari che non fanno altro che rendere il tutto ancora più caotico. Certo, sono presenti diverse skin per l’UI, ma onestamente nessuna di queste mi ha pienamente soddisfatto. Tralasciando questo inconveniente, i rilevamenti sonori sono di notevole qualità..

Al di là della sua funzione principale, non esistono altre funzioni aggiuntive nella versione gratuita. Non che questa sia una cosa particolarmente sgradita…


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Waves

Waves è un’app che va dritta al sodo, senza troppi fronzoli. Senza dubbio è quella che, almeno a livello grafico, riesce a simulare meglio un tuner esterno. Anche a livello di rilevamenti non si discosta poi di molto.

Come per PitchLab, nessuna funzione aggiuntiva.


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Confronto

 

Frequenza Target Tunable GuitarTuna PitchLab Waves
329,63 Hz 330,60 Hz 330,80 Hz 331,10 Hz 331,0 Hz
246,94 Hz 248,00 Hz 248,10 Hz 248,20 Hz 247,60 Hz
196,00 Hz 196,60 Hz 197,15 Hz 196,70 Hz 196,60 Hz
146,83 Hz 147,10 Hz 147,10 Hz 147,20 Hz 147,20 Hz
110,00 Hz 110,40 Hz 110,40 Hz 110,30 Hz 110,40 Hz
82,41 Hz 82,70 Hz 82,80 Hz 82,80 Hz 82,70 Hz

Come potete notare dalla tabella qui sopra, non ci sono particolari differenze a livello di riconoscimento tra le diverse applicazioni, anche se Tunable si aggiudica, su 6 test totali, per ben 4 volte il miglior risultato.
Ciò nonostante, le altre applicazioni non soffrono di un notevole svantaggio, e non a caso, anche se non perfettamente, sono risultate tutte molto affidabili grazie a risultati piuttosto simili a quelli ottenuti con strumenti professionali.

Tenendo in considerazione quando detto finora, per quanto riguarda l’accordatura della chitarra elettrica, lo smartphone si può quindi considerare un dispositivo su cui poter fare affidamento, in particolare per chi non ha troppe pretese o sta semplicemente iniziando a destreggiarsi nel difficile mondo delle sei corde.

Nel prossimo capitolo della rubrica, andremo a parlare di metronomo e di quali sono le applicazioni più adatte a simularlo.

 

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