In pochi, però, si preoccupano davvero su come venga gestita, dalle compagnie che erogano i servizi, la succitata grande mole di dati che viene prodotta attraverso l’uso delle varie piattaforme disponibili. Praticamente parliamo del tanto delicato argomento della privacy in Internet. In soccorso arriva dalla Electronic Frontier Foundation (EFF) una nuova campagna per determinare quali siano i prodotti di messaggistica più sicuri attualmente disponibili, senza doversi fidare solo “sulla parola”. Il progetto ha coinvolto ben 39 applicazioni di messaggistica “popolari”, purtroppo solo sei di esse hanno ricevuto voti positivi in ogni categoria, di sicuro non un buon risultato.
A dare il colpo di grazia è la notizia che nelle 6 più sicure, non figurano app globali e molto diffuse come WhatsApp, Viber, Facebook o altre note. Le vincitrici sono: TextSecure, Silent Text, Silent Phone, Signal / RedPhone, CryptoCat e ChatSecure + Orbot. Il test ha valutato diversi aspetti:
- Criptazione delle conversazioni in transito
- Livello di sicurezza per le conversazioni non criptate
- Possibilità di verificare l’dentità dell’interlocutore
- Livello di criptazione del codice
- Certificazioni di sicurezza generali dell’ app in questione
Non c’è che dire, sicuramente si tratta di un test molto accurato e che non lascia nulla al caso. Aggiungendo anche l’attendibilità di cui gode la Electronic Frontier Foundation, il risultato finale non può passare inosservato.
La EFF ha comunicato che i risultati ottenuti da questa prova riguardano solo la prima parte di un’intera campagna volta ad analizzare la sicurezza delle comunicazioni online e soprattutto tramite applicazioni installate su smartphone, approfondendo il test sulle applicazioni che hanno ottenuto il punteggio più alto in questa fase.
Detto questo, la EFF ha sottolineato che i punteggi negativi non segnalano necessariamente che un’applicazione è poco affidabile o incompleta, ma potrebbero (in alcuni casi) evidenziare come quell’app si stia muovendo sulla giusta strada per garantire sempre un miglior livello di privacy ai propri utenti.
Alla luce di quanto appreso, vi è venuta voglia di provare una nuova app e magari condividerla con i vostri conoscenti in modo di poter affrontare conversazioni multimediali più serene?