Come risposta a tale azione, qualche giorno fa l’azienda di Mountain View ha modificato le proprie linee guida, ricordando a tutti gli sviluppatori che è assolutamente vietato un simile comportamento. Google, dopo aver saputo della decisione di Facebook e modificato le linee guida, ha affermato che l’azienda del social network deve “aver frainteso il contratto stipulato; tuttavia il loro atteggiamento è una diretta violazione di alcuni punti fermi del Play Store. Comportandosi in questo modo, gli utenti andrebbero a scaricare applicazioni di cui non conoscono l’origine, e sarebbe molto pericoloso“.
Ad oggi, “una applicazione scaricata da Google Play non può modificare, sostituire o aggiornare il proprio codice binario APK utilizzando un qualsiasi diverso meccanismo di aggiornamento di Google Play“.
Dal canto suo, Facebook si è scusata del proprio comportamento, ricordando che non era loro intenzione violare le condizioni del Play Store, ma solamente riuscire a raggiungere tutti gli utenti in rapidità e semplicità.