L’agenzia delle telecomunicazioni saudita (CITC) ha di fatto bandito Viber dal Paese, preannunciando che provvedimenti simili verranno presi nei confronti di altri servizi che “non rispettassero le regole del regno”.
Non è al momento dato sapere come le “regole” sarebbero state violate, visto che la stessa autorità non ha fornito ulteriori dettagli. Quel che emerge chiaramente è però l’avvertimento fornito a Skype e Whatsapp, servizi ben più estesi di Viber, che potrebbero ben presto essere coinvolti da provvedimenti analoghi.
Fonti interne al Paese arabo riportano che i tre principali carriers sauditi (Saudi Telecom, Etihad Etisalat e Zain Saudi) avrebbero chiesto alla CITC di monitorare o bloccare tali servizi, e non è difficile capire perchè: il Paese ospita infatti circa nove milioni di lavoratori stranieri, tra i quali l’utilizzo di applicazioni web-based per tenersi in contatto con famiglie e amici in altre nazioni sta prendendo sempre più piede, a tutto danno delle casse dei carriers.