Le Chrome Apps arrivano su Android e iOS

29 Gennaio 201425 commenti

Per diversi anni, le persone hanno ipotizzato che, prima o poi, i due sistemi operativi di casa Google, Chrome OS e Android, si sarebbero fusi assieme. Benchè continuino a rimanere separati, sono ora collegati da una sorte di “ponte”.

Proprio Martedì, infatti, Google ha rilasciato un software che permette agli sviluppatori di “confezionare” le Chrome Apps, affinché possano essere eseguite sui dispositivi Android e iOS, come se fossero applicazioni native.

Nel Settembre dello scorso anno, Google ha introdotto un nuovo tipo di Chrome App, una web app o un sito web (non c’è molta distinzione) che può essere eseguita localmente al di fuori del browser, come se fosse codificata per il sistema operativo dell’utente. Tali applicazioni sono state chiamate “packaged web apps” per distinguerle da quelle web che, invece,  richiedono una connessione ad un server remoto, ma Google si è sempre riferita ad entrambe le varietà semplicemente come Chrome Apps.

Ci basti dire che queste “packaged Chrome Apps” giungono con tutti i files necessari ad essere eseguite, per quanto possibile, senza una connessione ad Internet e, poiché sono state pensate per essere autosufficienti più che dipendenti dalla rete, possono essere modificate, attraverso appositi strumenti, per operare in ambienti diversi.

Inoltre Google ha rilasciato una toolchain (software installato attraverso la riga di comando) basato su Apache Cordova (un framework di sviluppo, open-source, per la creazione di apps mobile native utilizzando HTML, CSS e JavaScript.)  per permettere di eseguire le Chrome Apps come applicazioni web ibride sui dispositivi Android e iOS.

Una volta sviluppate, possono essere caricate nel Play Store o nell’ App Store dove, dopo essere state approvate, potranno essere scaricate dagli utenti.

Tuttavia gli sviluppatori di Web Apps non ottengono buoni risultati in tale ambiente.  Infatti le Apps convertite in questo modo tendono a non essere performanti quanto quelle  native. Ed è inoltre provabile che tali softwares non saranno mai in grado di sfruttare appieno le potenzialità delle varie piattaforme. Steve Jobs nel 2010 disse che gli strumenti di sviluppo cross-platform di terze parti, come questi, generano solo applicazioni scadenti.

Ciò nonostante, Apple ha fatto marcia indietro rispetto all’intenzione iniziale di vietare le applicazioni di terzi e, da allora, gli strumenti di sviluppo cross-platform hanno proliferato. Ora, gli sviluppatori di Chrome Apps, hanno accesso ad un nuovo gruppo di clienti tramite gli Stores online di Apple e Google.

“For web developers, this toolchain provides a simple workflow for extending the reach of Chrome Apps to users on mobile platforms,”

 

“Per gli sviluppatori web, questa toolchain offre un workflow  semplice per estendere la portata delle Chrome Apps agli utenti delle piattaforme mobili,”

Ha detto l’ingegnere Google Andrew Grieve in un post;

 “The toolchain is in developer preview mode, and we expect to continually improve it based on your feedback.”

 

“La toolchain è in preview per gli sviluppatori, e ci auguriamo di continuare a migliorarla grazie ai vostri feedback”

 

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