Quando si tratta di internet si sa: i confini del diritto spesso si perdono oltre le frontiere virtuali. Accade così che da un lato ci invitano a firmare e ad accettare sempre il trattamento dei nostri dati dall’altro, invece, c’è chi non ci chiede il permesso per rubarceli, ovviamente.
Ora, passi pure che si prendano i dati personali (d’altra parte la nostra identità non potrà mai essere segreta in quanto può essere conosciuta in centinaia di modi legalissimi), ma quando i dati ad essere acquisiti sono ben altri (numeri carte di credito, numeri di telefono, appuntamenti di agenda o altro ancora) allora non sbagliamo a diventare più severi.