Google e Apple dominano la “smartphone war”, e ora?

8 Aprile 201482 commenti

L'anno scorso, i dispositivi Android e iOS si sono aggiudicati il 93,8% delle spedizioni globali di smartphone . In pratica 94 dispositivi, su 100 spediti agli operatori e rivenditori, sono alle dipendenze dei due colossi. E la tendenza è in continua accelerazione ... Nel 2012 , il numero si aggirava intorno all' 87,7% (secondo l'IDC) . Nel quarto trimestre dello scorso anno, al 95,7% .

Nel corso del 2013, le spedizioni degli smartphone hanno raggiunto il miliardo per la prima volta, superando così quelle dei “feature phones”. Il confine tra le due categorie è ormai netto, ne è un esempio la gamma Nokia Asha (che non sembra essere inclusa nei numeri pubblicati da IDC).

Ora, naturalmente, “spedizioni” non è sinonimo di quota di mercato (ci sono tonnellate di dispositivi, “vecchi” di uno, due e addirittura tre anni, in uso in tutto il mondo), e queste cifre sono applicabili unicamente agli smartphone. Ma, abbiamo toccato il punto in cui, i consumatori preferiscono comprare uno smartphone piuttosto che un feature phone, e questi, sono praticamente tutti dispositivi iOS e Android .

Con tutti questi dispositivi già in uso (oltre alle vendite dello scorso anno e nel primo trimestre di quest’anno), abbiamo superato 3.000 milioni di smartphone attivi sul pianeta.

Benedict Evans, in precedenza con Enders Analysis e ora con l’impresa VC, Andreesen Horowitz, è probabilmente uno dei principali analisti di telefonia mobile in tutto il mondo. Egli costantemente analizza il mercato, sonda il terreno, e rilascia previsioni riguardo ad eventi che, il resto del mercato, probabilmente vedrà sei, o dodici (alle volte anche diciotto!) mesi più tardi.

In un recente post del suo blog, annuncia che (con le sue solite maniere aspre) a parer suo, le “le platform wars sono finite e ogni cosa è spalancata“. Evans confronta i “probabili” 3 miliardi di smartphone contro gli 1,5 miliardi di PC in uso in tutto il mondo. Si può facilmente intuire che gli smartphone toccheranno i 4,5 miliardi nei prossimi due o tre anni, mentre il numero dei PC tradizionali rimarrà invariato (o calerà drasticamente).

Schermata del 2014-04-08 11:30:32

Egli suggerisce che ci sono tre differenze principali fra quello che è Internet raggiunto attraverso un desktop (il world wide web, con cui siamo diventati familiari nel corso degli ultimi 20 anni), e il cellulare: Non c’è nessun “singolo modello di interazione universale“. Con il web, abbiamo il browser. Con gli smartphone, abbiamo il browser, le applicazioni, l’app store e il play store, i servizi a livello del sistema operativo, i servizi di messaggistica, e altro ancora. Insomma, una frammentazione continua.
Quello che ancora non è stato risolto è il problema della “scoperta”. Non c’è un’unica casella di ricerca che fornisca risultati strutturati e filtrati sugli smartphone. Evans lo chiama “pre -PageRank ” .

La differenza finale, egli suggerisce, è l’identità . Con una lista di contatti integrata (compresa la posta elettronica) e la possibilità di esprimere i propri stati d’animo, con applicazioni come Facebook, Google service , e la messaggistica, gli smartphone offrono possibilità che non abbiamo ancora nemmeno contemplato. WhatsApp, un’idea così sorprendentemente ovvia e semplice,  ha capito questo concetto due o tre anni fa . Semplicemente non possediamo questo livello di identità sui PC.

Non abbiamo nemmeno scalfito la superficie di queste applicazioni. Sì, Apple e Google continuano ad innovare sulle loro piattaforme. Apple si sta muovendo verso il “fondo dello stack” portando innovazioni a livello di hardware (TouchID, iBeacon), mentre Google, in cima allo stack, sta apportando migliorie a livello di cloud e servizi. Ognuno di loro si sta impegnando nei propri punti di forza.

Giunti quindi a conclusione, voglio lasciarvi uno spunto di riflessione:

Perchè il “paradigma telefonico” (che gli smartphone offrono) non è il punto di partenza? Proviamo a riflettere su questo fatto: gli smartphone offrono davvero molto più di quanto non facciano i layouts reattivi, delle pagine web?

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