Google evade in Italia: non dichiarati oltre 240 milioni di euro

29 Novembre 201292 commenti

In uno dei periodi economici più difficili della storia del nostro paese la crisi ha toccato ogni settore ed i movimenti del governo per poter riportare il paese in alto hanno messo in serie difficoltà ogni grande azienda del nostro paese. I controlli per poter combattere l'evasione fiscale sono stati intensificati e già molti sono stati smascherati, ma tra i tanti colossi entrati ultimamente nel mirino dei controlli della Guardia di Finanza troviamo Google Italia. Quest'ultimo non avrebbe dichiarato ben 240 milioni di euro.

Seguendo un indagine avviata dal governo francese e dal Parlamento inglese anche in Italia è stata accertata l’evasione fiscale di Google.

Lo stesso Ministero dell’Economia ha annunciato da poche ore i dati resi noti dalle indagini della GdF ma non è la prima volta che il colosso di Mountain View viene preso di mira dai controlli del fisco in molti paesi dell’Europa, avendo sede centrale in Irlanda, considerato un paese fiscalmente privilegiato rispetto ad altri appartenenti all’UE (scelta già confessata in passato).

Secondo la Guardia di Finanza l’evasione comprende anche ben 96 milioni di euro di IVA non pagati, oltre:

“elementi positivi di reddito non dichiarati per un importo di oltre 240 milioni di euro”

Ciò non riguarderebbe solamente Google ma anche altri colossi multinazionali impiegati nel settore dell’elettronica e dell’e-commerce. La colpa di BigG sarebbe quella di aver dichiarato solamente gli introiti ricevuti da Google Inc. e Google Ireland per i propri servizi e non tutte le provvigioni complete.

BigG non ha esitato, rispondendo con quanto segue tramite un portavoce:

“Google rispetta le leggi fiscali in tutti i Paesi in cui opera e siamo fiduciosi di rispettare anche la legge italiana. Continueremo a collaborare con le autorità locali per rispondere alle loro domande relative a Google Italy e ai nostri servizi”

Dopo il caso del 2008 si torna a parlare di Google e dei problemi col fisco. Dopo i precedenti 50 milioni di euro adesso si parla di oltre 240 milioni di euro, chissà cosa succederà adesso.

 

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