Il primo vero Google Phone in tutti i suoi dettagli

7 Maggio 201244 commenti

Quando Google inizialmente ha mostrato al mondo Android, lo ha mostrato su un dispositivo molto simile ai Blackberry o a un serie-E di Nokia. Questo cellulare, detto il "Google Sooner", è un dispositivo con processore OMAP850 costruito da HTC, senza touchscreen e wi-fi. Questo è stato il primo dispositivo di riferimento con Android, il terminale su cui inizialmente è stato costruito il sistema operativo.

Steven Troughton-Smith, un noto blogger, ha avuto la possibilità di avere fra le sue mani il Google Sooner e ci ha fornito un tour completo sullo smartphone e sulla versione “embrionale” del sistema operativo di Google. La build di Android del telefono è stata fatta il 15 Maggio 2007, 4 mesi dopo l’annuncio dell’iPhone; la prima versione M3 di Android è stata annunciata nel Novembre del 2007, e la versione 1.0 è uscita soltanto circa un anno dopo. Dopo un breve video che pubblicò Google stessa nel lontano 2007, partiamo con il tour:

httpv://youtu.be/1FJHYqE0RDg

  • HARDWARE

Il Google Sooner, ovvero l’HTC Exca 300, ha un processore OMAP850 con 64 MB di RAM ed era disponibile sia in bianco che in nero. Ha uno schermo LCD (non touch) con risoluzione di 320×240 e una fotocamera da 1.3 megapixel capace di registrare video. Il suo profilo è curvo e il terminale è leggero e la qualità dei materiali è ottima. Ha una tastiera QWERTY completa, un pad direzionale a 4 vie, 4 bottoni di sistema (menu, back, home, preferiti) e i pulsanti per iniziare/terminare una chiamata. Dentro il terminale c’è un antenna 2G, che supporta le connessioni EDGE, ma niente wi-fi o 3G. Vi è anche uno slot per le mini-SD e una porta mini-USB.

  • SOFTWARE

Il dispositivo monta la build htc-2065.0.8.0.0 ed è stata creata il 15 Maggio del 2007. Questo significa che è la build di android più vecchia mai vista, 6 mesi prima che la versione milestone 3 (m3) di Android, la release iniziale, venisse annunciata.

 

HOME SCREEN

Questa è l’interfaccia primaria di android, dove hai molti gadget (un orologio, ad esempio, e le applicazioni possono fornire i loro gadget). Non c’è l’home screen convenzionale con i widget, questo è tutto quello che hai quando accendi il dispositivo. Era un sistema operativo programmato per cercare con Google fin dall’inizio.

 

 

APPLICAZIONI

Quando premi il tasto home compare un elenco di applicazioni. Questo sembrerebbe essere la barra delle scorciatoie: ogni volta che hai un applicazione aperta puoi premere il pulsante menu e aggiungere l’applicazione a questa barra. Puoi anche aggiungere attività specifiche: ad esempio le impostazioni del Bluetooth, similmente a quelle disponibili su Windows Phone 7. In questa sezione puoi anche accedere alle tue notifiche e allo stato e impostazioni della batteria.

Quando premi il tasto “giù” la barra delle scorciatoie si espande per mostrare tutte le applicazioni installate sul sistema, proprio come ti aspetteresti da un dispositivo del 2006 senza touch-screen. Non c’è nessuna possibilità di modificare la visualizzazione o l’ordine, quello che vedi è quello che hai. L’app drawer sembra essere sovrapposto rispetto alle altre app, quindi vi si può accedere senza navigare indietro fino alla schermata iniziale.

Curiosamente, c’è un altra schermata che mostra tutte le applicazioni, accessibile tramite un applicazione. Ha un look leggermente diverso, ma funziona allo stesso modo della schermata stock.

HOME SCREEN “DEL FUTURO”

Se vi ricordate la versione M3 di Android, come mostrato nel video, ha una home screen molto diversa. Questa homescreen attualmente esiste anche in questa versione primordiale di android, ma come applicazione. Si può immaginare che non era ancora pronta e la hanno lasciata come un prototipo, un applicazione (come i vari launcher su Android). Ora la barra delle scorciatoie è visibile subito nella parte bassa della schermata principale. Questa è quella che diventata la home screen che conosciamo oggi su Android.

BROWSER

Il browser del Google Sooner è basato sul WebKit [ Mozilla/5.0 (Macintosh ; U; Intel Mac OS X; en) AppleWebKit/522+ (KHTML, come Gecko) Safari/419.3 ] e sembra voler pretendere di essere un Mac (secondo l’user agent). Navigare non è davvero il massimo (anzi) ed è molto lento, anche se il rendering delle pagine non è male.

GMAIL

Un applicazione “rudimentale” di Gmail è inclusa, con un acesso molto semplice al tuo account e-mail.

GOOGLE TALK

Google Talk è presente e sembra funzionare alla grande (se ti piace il verde…).

ALTRE APPLICAZIONI

Ora vi mostriamo solo alcune delle app incluse. Alcune funzionano, alcune no e alcune parzialmente. In questo stadio erano tutte rudimentali e il loro design non era dei migliori. Anche se Maps, Youtube e Google Earth sono presenti in questo dispositivo, nessuna delle 3 sembra funzionare. Maps e Youtube si aprono, ma sembrano non riuscire a collegarsi ai contenuti. (è possibile che i server usati per i test non siano più online)

BLOCCO NOTE

CONTATTI

CALCOLATRICE

CALENDARIO

Questa applicazione non sembra funzionare, ecco l’errore che riporta:

FOTOCAMERA

 

 

MESSAGGI

CONCLUSIONI

E’ abbastanza chiaro che Android era stato pensato per un target completamente differente prima che l’iPhone venisse rilasciato. Quello che vediamo qua si sarebbe inserito perfettamente in un mondo di telefoni prevalentemente con Symbian e Blackberry. Questa build di Android tra l’altro è meno funzionale e matura della release di Symbian S90 del 2004. Non è difficile quindi dire che l’iPhone ha cambiato il modo di pensare dell’intera industria telefonica e ha fatto in modo che tutti iniziassero partendo bene o male alla pari.

Android, webOS, Windows Phone 7, Windows 8, Blackberry 10.

Si potrebbe dire che esistono tutti a causa dell’iPhone, e alle sue spalle (ma ora alcuni chiaramente davanti) hanno fatto cose incredibili e hanno contribuito all’intero ecosistema. Viviamo in un mondo (parlando di telefoni) che 5 anni fa sarebbe sembrato “futuristico”, per certi versi surreale, grazie a questi sistemi operativi. E’ incredibile quando si è andati lontani in così poco tempo e sinceramente non vediamo l’ora di sapere cosa accadrà nel futuro.

 

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