Il Samsung Galaxy S5 ha davvero bisogno di un “metal body”?

19 Febbraio 2014107 commenti

Con ogni anno arriva un nuovo "stock" di dispositivi di punta e, prima della presentazione di questi smartpone così attesi, i consumatori iniziano una "wish-list" di quello che, lui o lei, vorrebbe come feature. Per la maggior parte, si ha a che fare con i display o con i componenti interni. Quanto grande sarà il display? Il numero di pixel per pollice? Poi ci sono i Megapixel della fotocamera, i Giga-bytes di RAM, e per finire la qualità del processore. Molte di queste domande otterranno una risposta perché ogni anno c'è un insieme "standard" di specifiche tecniche che un dispositivo di fascia alta deve presentare. Tuttavia, c'è qualcosa che varia tra i dispositivi: la qualità della costruzione.

Questo è senza dubbio un particolare che può creare o “distruggere” un dispositivo, ma c’è un produttore che sembra non interessarsi all’argomento: Samsung.

[PREMESSA: I commenti espressi in questo articolo sono puramente personali e non oggettivi. Mi scuso se a qualcuno non andranno a genio.]

una visione utopica: L’alluminio

Il Galaxy SIII e il Galaxy S4 hanno accumulato più di 90 milioni di unità vendute nel corso degli ultimi due anni, rendendo Samsung l’unico produttore ad aver registrato un pesante successo nel mondo Android. Dal lancio della serie “Galaxy S*”, il materiale più utilizzato è stata sicuramente la plastica. Con il Galaxy SIII, era sorta qualche piccola lamentela, ma i consumatori non si erano accaniti più di tanto grazie anche al fatto che si pensava, che Samsung avrebbe ben presto rimpiazzato il materiale nella release successiva, ma per il Galaxy S4 ha continuato ad utilizzare la plastica. Tutto ciò è divenuto un problema ancora più grande dal momento che HTC ha scelto di caratterizzare il suo ONE con una scocca unibody in alluminio. Quindi tutti gli sguardi si sono rivolti al Note 3, dove ancora una volta ci si aspettava di vedere “il metallo”. Invece, Samsung ha introdotto una scocca in eco-pelle. Ora mi sorge il dubbio che Samsung voglia introdurre l’eco-pelle anche sul nuovissimo Galaxy S5, cosa che potrebbe generare un pesante contraccolpo da parte dei consumatori.

 

 

Dunque, con il Galaxy S5 che probabilmentesarà presentato al Mobile World Congress di Barcellona il 24 febbraio, Samsung darà finalmente ai consumatori il tanto anelato “metal body“? Hanno davvero bisogno di farlo?

successo ereditato?

Anche Samsung ha riconosciuto che il Galaxy S4 era un colpo sicuro, grazie al suo design proveniente dal Galaxy SIII. Quest’ultimo era stato reso celebre dalle dimensioni dello schermo. Il display da 4,8 pollici è stato un grande cambiamento, che d’altra parte ha rassicurato il mercato portando l’idea che, schermi più grandi, potessero essere accettabili. Quest’aumento delle dimensioni dello schermo ha però portato i consumatori e i produttori a pensare che dimensioni comprese tra i 4.7 e i 5.2 pollici fossero la normalità. Tutto ciò che andava oltre questa fascia rientrava nella categoria Phablet, dove Samsung già offriva il Galaxy Note.

Ora come ora, però, la serie Galaxy sta “bramando” qualcosa di nuovo.

l’innovazione è ripagata

L’industria mobile ama vedere qualcosa di innovativo. Prendete come esempio gli altri smartphone popolari. Un nuovo design tipicamente guadagna la lode perché migliora ciò che è stato fatto (o non è mai stato fatto) prima. Un primo esempio può essere l’ormai famoso HTC One. I suoi predecessori non hanno mai avuto la ben che minima traccia di alluminio e HTC ha voluto tentare qualcosa di nuovo con il One. Un altro esempio di un design completamente nuovo è sicuramente quello del Moto X. Motorola ha utilizzato un retro in policarbonato con un pannello anteriore, in vetro, affusolato ai bordi. Ancora una volta, la lode è stata data in merito al design innovativo e alla possibilità di personalizzazione.

La differenza tra Samsung e HTC, nell’utilizzare il metallo, è che Samsung è completamente attrezzata, grazie all’ingente capitale, per sostenere le spese di produzione. HTC, d’altra parte, era già in perdita, e l’aggiunta del metallo al One, ha letteralmente abbassato il loro margine lordo per telefono in quanto non potevano certo aumentare ancora il prezzo del loro prodotto. Infine la mancanza di vendite li ha definitivamente uccisi.

Oggigiorno, il mercato smartphone è saturato, e Samsung ha dovuto rivedere le sue previsioni riguardo agli introiti del 2014. Non dimentichiamo l’impegno messo da Google nel tentativo di sviluppare un’interfaccia veloce e funzionale per i dispositivi Android, che molti preferiscono alle soluzioni dei produttori quali la touchwiz o la Sense, innovazione che va a pari passo con la diffusione dei dispositivi targati Nexus. Tutti gli indizi suggeriscono alla società di concentrarsi sui tablet e sui dispositivi “wearables“. Il costo del metallo farebbe senza dubbio aumentare il prezzo di produzione di ogni singolo dispositivo, e Samsung non può combattere questo problema semplicemente alzando l’asticella nelle vendite. I consumatori non accetterebbero mai un aumento del costo dei top di gamma, ma mantenendo il prezzo stabile e rinvigorendo il dispositivo con l’introduzione del metallo, il colosso Sudcoreano potrebbe fornire al GS5 la stessa luce che, tempo addietro, aveva illuminato il Galaxy S3. In fin dei conti, Samsung non vuole forse portare lo stesso cambiamento che avvenne con l’introduzione del GS3?

 si vocifera della versione premium …

 

Si tratta certamente di un enigma importante per Samsung. Da un lato, le vendite future sembrano essere piatte e, se ripiegano su un “premium“, questo comporterà solo un abbassamento dei loro redditi lordi. Inoltre è già stato dimostrato che, avere un prodotto “premium”, non significa necessariamente vendere più telefoni, e a meno che Samsung non ritenga che senza un prodotto “premium”,  ci sia la possibilità di perdere una grossa fetta di mercato, in realtà non ha senso produrlo. I consumatori non si sono allontanati fino a questo punto, quindi perché ora?  Sembra, dunque, che l’azienda sia in possesso di un asso nella manica per offrire uno smartphone premium e non perdere alcun profitto.

La voce che Samsung stia progettando di introdurre sia un modello “Standard” per il Galaxy S5, così come una gamma a se stante (“Serie F” o modello “Prime”) potrebbe essere vera e abbastanza ragionevole. Per la maggior parte, le specifiche sarebbero identiche (potrebbero essere diverse le dimensioni dello schermo), ma il concetto è che il modello “Prime” sarebbe fabbricato usando il metallo, mentre quello “Standard” rimarrebbe in plastica. In questo modo Samsung potrebbe ottenere più soldi per i maggiori costi, e i consumatori percepirebbero l’aumento del prezzo a seguito di una ragione sensata. Il compratore si troverà dunque di fronte ad una scelta: rimanere con il modello classico o ottenere qualcosa con un po più “carne“.

Generalmente io non sono un grande fan della dell’azienda sudcoreana, anzi molto spesso tendo a rifiutare i suoi prodotti perchè troppo “sbilanciati” verso una personalizzazione estrema dei suoi prodotti. Tuttavia, con queste mosse a mio parere Samsung potrebbe finalmente rispondere a tutte quelle critiche che da sempre le vengono rivolte. Se è vero che l’azienda sta progettando il lancio di una nuova interfaccia più pulita e moderna, perché non fare lo stesso anche con l’hardware? Così Lunedì notte, a Barcellona, Samsung avrà la possibilità di incidere il proprio nome in cima alla gerarchia, non a causa della distribuzione di massa dei suoi dispositivi, ma perché avranno progettato un telefono in grado di fornire un’esperienza d’uso formidabile sia internamente che esternamente.

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