Il paziente, che ha preferito rimanere anonimo, è un uomo di 29 anni che, dopo aver lasciato l’esercito, ha deciso di passare il tempo giocando ogni giorno per 8 settimane consecutive a Candy Crush. Secondo il rapporto medico, l’uomo non ha provato alcun dolore durante le partite, ciò farebbe pensare ad una dipendenza da gioco che abbia celato il dolore che in altre situazioni sarebbe risultato molto fastidioso. Lo stesso medico però, nega che il suo paziente soffra di dipendenza da gioco, sostenendo ancora che il suo sia solamente un modo per trascorrere il tempo libero.
Si dice che i videogiochi siano l’oppio delle nuove generazioni e sembra proprio questo il caso. Sul paziente ha funzionato praticamente come “antidolorifico digitale“.
“The potential for video games to reduce pain perception raises clinical and social considerations about excessive use, abuse, and addiction. Future research should consider whether pain reduction is a reason some individuals play video games excessively, manifest addiction, or sustain injuries associated with video gaming.”