L’Unione Europea promette Wi-Fi gratis, internet più veloce e 5G

15 Settembre 201647 commenti

"Abbiamo bisogno di essere connessi: è indispensabile sia per la nostra economia sia per i cittadini. Ed è adesso che dobbiamo investire in questa connettività." Queste le parole del Presidente della Commissione Europea Juncker, che ha approvato lo stanziamento di 120 milioni di euro per migliorare la connettività internet in Europa.

Le promesse dell’Unione Europea si focalizzano principalmente sul raggiungimento di 3 obiettivi:

  • Wi-Fi gratuito nelle aree principali di tutte le città europee entro il 2020;
  • Copertura totale della rete 5G entro il 2025;
  • Velocità di almeno 100Mbps per le connessioni domestiche.

Il principio guida di queste operazioni è che tutti possano trarre vantaggio dal miglioramento delle connessioni. L’Unione si impegna infatti a garantire l’accesso gratuito e stabile alle reti wireless che verranno installate in tutte le città europee, così come la copertura della rete 5G in tutte le aree urbane e le principali strade e ferrovie entro il 2025. L’obiettivo intermedio prevede la presenza del 5G in almeno una grande città di ogni Stato membro dell’UE entro il 2020. Secondo le stime tutto ciò potrebbe portare alla creazione di un totale di 2 milioni di posti di lavoro entro la data stabilita dal progetto.

Un’altra promessa ambiziosa è quella di portare in tutte le case, sia di città che dei centri rurali, una connessione internet che sia in grado di raggiungere almeno la velocità di 100Mbps. Questo potrebbe rappresentare una sfida per l’Unione Europea in quanto attualmente solo il 71% dell’UE ha accesso ad una velocità di 30Mbps, considerando anche che in Italia spesso non si raggiungono i 10 mega.

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L’Unione Europea ha inoltre intenzione di revisionare le leggi sul copyright, garantendo maggiore tutela a giornalisti, editori ed autori. La proposta è simile a quella già attuata in Germania e Spagna dove i motori di ricerca pagano per mostrare frammenti di articoli (snippet) durante le ricerche. Questo potrebbe portare a meno snippet, quindi meno click, meno traffico e conseguentemente meno guadagni.

La nuova Direttiva sul Copyright prevederà l’obbligo per ogni piattaforma video di implementare degli strumenti in grado di individuare canzoni o materiale video coperto da copyright e rimuoverlo in mancanza di autorizzazione. Tutto questo si traduce in lavoro extra per Google, che dovrà controllare ogni video prima dell’upload in modo da garantire il rispetto di tale direttiva.

Un giro di vite sui materiali protetti da copyright quindi, ma anche un progetto ambizioso che porterà vantaggi notevoli ai cittadini europei. La domanda è una sola: Riuscirà l’Unione Europea a tenere fede a quanto detto?

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