Il kernel è il software di base che interagisce e dialoga con l’hardware, esso gestisce l’accesso alla parte fisica del dispositivo, costituendo di fatto il nucleo del sistema operativo. Essendo Android un sistema open source, ogni produttore di device deve necessariamente poter ottenere il codice sorgente per poter sviluppare le proprie “versioni” di Android. Una volta lavorato, viene “costruito” il SO che arriva sugli smartphone/tablet/smartwatch (o altri device) sotto forma di aggiornamenti (o installazioni dirette sui dispositivi nuovi).
Ogni produttore è tenuto a rendere noti i sorgenti del kernel, lasciandoli disponibili al download in rete o accessibili direttamente dalle distribuzioni installate sui dispositivi. Questo fattore è imprescindibile anche quando un’azienda personalizza di molto Android (come ad esempio HTC o Samsung), poichè rimaniamo pur sempre in un contesto open source.
Il rilascio odierno di questo Kernel, quindi, fornisce agli sviluppatori la possibilità di poter lavorare sulle nuove sorgenti del nuovo Android in maniera adeguata e di per poter corregere i problemi di compatibilità con il nuovo SO di Mountain View con le app sviluppate. Oltre a ciò, attraverso il codice del Kernel, sarà possibile sviluppare nuove ROM e quindi poter avere diverse distribuzioni alternative di Android 5.0 Lollipop.