Dal 2010 a oggi: breve storia degli smartphone Nexus

14 Ottobre 2014128 commenti

Con la presentazione ormai imminente, sembra abbastanza chiaro che il nuovo Nexus 6 rappresenterà un punto di svolta per i Google-phone: il device potrebbe infatti rivelarsi un phablet ed essere venduto a prezzi più elevati rispetto al passato, ma il suo arrivo sancisce anche la volontà, da parte di Google, di credere ancora ai suoi smartphone, che negli scorsi mesi apparivano minacciati dal progetto Android Silver. In attesa di Nexus 6, ecco dunque una piccola panoramica degli smartphone Nexus dal 2010 a oggi.

NEXUS ONE

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In principio, fu One. Nel tardo 2009 le voci circa il possibile arrivo di un Google-phone si facevano sempre più insistenti. La partnership tra Big G e HTC si concretizzò, il 5 Gennaio 2010, nella presentazione di Nexus One, capostipite della famiglia e primo device in assoluto a utilizzare Android 2.1 Eclair. Le specifiche includevano un display da 3.7 pollici AMOLED (definito “enorme” all’epoca; in seguito venne utilizzato un Super LCD), SoC Snapdragon QSD 8250 1 GHz, 512 MB di memoria RAM e 512MB per lo storage (di cui 190 MB a dispoizione), batteria da 1400 mAh. Chiudevano il quadro la fotocamera da 5 MP con auto-focus, flash LED e zoom digitale e il design unibody.

Il tutto al prezzo statunitense di 529 Dollari, divenuto 499 Euro in Italia con l’operatore Vodafone.

In termini di vendite non fu vera gloria: appena 20000 unità nella prima settimana e circa 135000 in dieci settimane. Non aiutarono l’iniziale disponibilità unicamente online, la partnership negli USA con T-Mobile e alcuni problemi con il supporto. Insomma, in molti lo definirono un esperimento fallito ma, come sappiamo, il meglio doveva ancora venire.

Ovviamente, Androidiani era già presente: ecco dunque un post “d’epoca” che riassume le specifiche di Nexus One, come troverete per ogni device Nexus di seguito.

Google Nexus One: le specifiche ufficiali

NEXUS S

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Il 2010 è stato il primo e, finora, unico anno in cui siano stati lanciati due smartphone Nexus: Google si unì infatti all’allora astro nascente del settore mobile, Samsung, che realizzò, sulla base del suo Galaxy S, il nuovo Nexus S, lanciato a Dicembre 2010 con Android 2.3 Gingerbread.

Il device presentava un display più ampio del predecessore (trend in voga ancora oggi), essendo dotato di uno schermo da 4 pollici Super AMOLED (ma era disponibile anche una versione Super Clear LCD, la GT-I9023 commercializzata anche in Italia), 16 GB (non espandibili) per lo storage e funzionalità NFC, prima volta in assoluto per uno smartphone Android.

Nexus S fu lanciato negli USA al prezzo di 529 Dollari, arrivando in Italia nel Febbraio 2011 a 549€. Sebbene i numeri non siano noti, le vendite andarono decisamente meglio rispetto al predecessore, pur restando lontano dalle 24 milioni di unità fatte segnare da Galaxy S.

Samsung Nexus S ufficiale

GALAXY NEXUS

Samsung-Galaxy-Nexus

Il 2011 vide la partnership Google-Samsung avanzare più forte che mai e, dopo un iniziale rinvio a causa della morte di Steve Jobs, il 19 Ottobre fu presentato il nuovo Galaxy Nexus, che arrivò sul mercato a partire dal mese successivo.

Ancora una volta, il nuovo Nexus fece da ambasciatore di una nuova versione Android: si trattò di Ice Cream Sandwich, major release che apportò sostanziali cambiamenti alla piattaforma. Realizzato sulla base di Galaxy S2, la dotazione hardware di Galaxy Nexus includeva display Super AMOLED da 4.65 pollici 720p, SoC TI OMAP 1.2 GHz dual-core, 1 GB di memoria RAM e tagli di memoria da 16 o 32 GB.

Oltre a essere stato  il primo device a ricevere Android 4.1 Jelly Bean nel Luglio 2012, Galaxy Nexus fu anche il primo della famiglia a essere soggetto a un ban: dal 29 Giugno 2012 al 6 Luglio 2012 ne fu stata infatti proibita la commercializzazione negli USA, nell’ambito del celeberrimo processo Apple-Samsung. In quel contesto, uno degli avvocati del produttore coreano definì “insignificanti” le vendite del device, che non fu di certo un successo commerciale.

Come ricorderete, Galaxy Nexus arrivò in Italia a 599 Euro; nel Maggio 2012 Google tornò alle origini, vendendo il device direttamente su Play Store a 399 Dollari (poi 349), mossa che aprì di fatto la strada all’odierno Play Devices.

Tutto sul Galaxy Nexus

NEXUS 4

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Grossi cambiamenti interessarono la linea Nexus nel 2012: il più significativo, ovviamente, fu l’entrata in scena come partner hardware di Google di LG, produttore coreano in cerca di spazio sulla scena mobile.

Presentato il 29 Ottobre 2012 e basato su Optimus G, Nexus 4 era dotato di display da 4.7 pollici a risoluzione 1280×768, SoC Snapdragon S4 Pro 1.5 GHz, 2 GB di memoria RAM, memoria non espandibile da 8 o 16 GB e fotocamera da 8 Megapixel. Il device includeva inoltre il supporto per la ricarica wireless ma non la connettività LTE. Alcuni accorgimenti estetici, come la particolare texture della parte posteriore e l’utilizzo del vetro, ne fecero un device attraente, ma il vero punto di forza era certamente il prezzo.

La commercializzazione avvenne infatti tramite Play Store in Stati Uniti, Inghilterra, Canada, Germania, Francia, Spagna e Australia al prezzo di 299 Dollari per la versione 8 GB e 349 Dollari per la versione 16 GB (299 e 349 Euro in Europa), sensibilmente inferiore rispetto ad altri dispositivi concorrenti, facendo registrare il “tutto esaurito” in brevissimo tempo. Alcune stime calcolano che, a metà 2013, Nexus 4 avesse venduto circa 3 milioni di unità.

Google svela il Nexus 4  Nexus 4: la recensione di Androidiani.com

Nexus 5

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Ed eccoci all’ultimo arrivato in casa Nexus: svelato il 31 Ottobre 2013, Nexus 5 è stato il secondo Google-phone prodotto da LG. Google e il produttore coreano decisero di riproporre la ricetta vincente utilizzata con Nexus 4, proponendo uno smartphone high-end a prezzi sensibilmente più bassi rispetto alla concorrenza.

Dotato di display da 5 pollici Full HD, SoC Snapdragon 800 2.3 GHz quad-core, 2 GB di memoria RAM e di Android 4.4 KitKat, nuova versione “alleggerita” del robottino verde, fu lanciato su Play Store al prezzo di 349 e 399 Euro rispettivamente per la versione da 16 e da 32 GB di memoria.

Il device fu inoltre caratterizzato dalla presenza di accorgimenti che sottolinearono la maggiore attenzione riposta da Google al comparto fotografico, tra cui stabilizzatore ottico, Photo Sphere e altre funzionalità, oltre a un immediato aggiornamento software (Android 4.4.1) volto a migliorare prestazioni e resa della fotocamera utilizzata.

Nexus 5 ha fatto registrare buone vendite ma anche in questo caso non abbiamo cifre esatte, sebbene il CFO di Google Patrick Pichette l’abbia definito, nel Gennaio 2014, un concorrente “molto forte”. A quasi un anno dall’uscita, per il suo elevato rapporto qualità/prezzo resta uno dei migliori device disponibili sul mercato.

Google presenta Nexus 5 – Nexus 5: la recensione di Androidiani.com

Nexus 6

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Ora che abbiamo rispolverato tutti i cinque Nexus arrivati sul mercato, è opportuno pensare a cosa ci riserva l’immediato futuro: quel che è certo, o comunque altamente probabile, è che il nuovo Nexus 6 sarà realizzato da Motorola, ex costola di Google ora nelle mani di Lenovo, e che dovrebbe esteticamente essere basato sul nuovo Moto X 2014.

Il device fa già discutere per la possibile presenza di un display da 5.9 pollici, che ne sancirebbe di fatto la collocazione nella categoria phablet. Indiscrezioni affermano inoltre che il prezzo di vendita non sarà basso come accaduto per i due modelli prodotti da LG.

Le specifiche hardware finora emerse non lasciano a desiderare e Nexus 6 sarà il primo device a utilizzare Android L, ultimissima major release di cui tanto abbiamo parlato negli ultimi mesi.

Una nuova sfida sembra all’orizzonte per gli smartphone Nexus: Google sta provando ad alzare l’asticella e a sfidare Apple, a rischio di far storcere il naso agli estimatori di lungo corso. In attesa di vedere cosa realmente abbia in mente Big G, dite la vostra: qual è il vostro Nexus preferito, o che ritenete più significativo per la gamma e per quale motivo? Parliamone nei commenti.

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