Galaxy Nexus: niente archiviazione di massa USB [AGGIORNATO]

20 Novembre 201151 commenti

Galaxy Nexus è ormai all'ordine del giorno, ma questa volta non vogliamo parlare solo dello smartphone in sè, ma di un "problema" che affligge l'intero sistema operativo Android Ice Cream Sandwich. Dai test effettuati sui dispositivi Galaxy Nexus di prova è stata rilevata una importante modifica all'organizzazione della memoria interna che vi andiamo a spiegare dopo il salto.

 

 

Fin dal principio siamo abituati a vedere nei nostri dispositivi Android due diverse memoria: una di massa (per immagini, video, musica, ecc.) e una destinata alle applicazioni, su Ice Cream Sandwich questo non accade.

A partire da Android 4.0 (ma anche su Honeycomb per quanto riguarda i tablet), infatti, non esisterà più alcuna divisione tra dati personali e le app, ma sarà tutto riunito in un’unica memoria interna, questo non va però ad escludere il fatto che il telefono possa avere una MicroSD. Come ben sapete, di fatti, Galaxy Nexus è sprovvisto di MicroSD in quanto avrà un’unica memoria interna da 16Gb (e successivamente da 32Gb), questo, secondo Google, faciliterebbe la gestione della memoria da parte dell’utente, che non dovrà più preoccuparsi di memoria interna che si esaurisce in breve tempo.

Detta così il problema non esiste, anzi, è una cosa positiva, se solo non fosse per un piccolo particolare: il dispositivo non è più utilizzabile come memoria di massa tramite USB: provando dunque a collegare un Galaxy Nexus o un qualsiasi dispositivo con Android Ice Cream Sandwich non verrà riconosciuto come archivio, come eravamo invece abituati.

Google ha però (e per fortuna) introdotto una “temporanea soluzione” utilizzando il supporto MTP:

L’utilizzo di MTP al posto del classico MSC (mass storage class) comporta alcuni vantaggi pratici per gli utenti che utilizzano abitualmente Windows Media Player, ma rende di fatto meno accessibile la periferica rispetto ad un utilizzo col protocollo MSC. Ad esempio: un lettore MP3 che viene visto tramite MSC come una comune chiave di memoria (e quindi anche in Risorse del Computer si comporta come tale) è molto più versatile di un lettore MP3 che utilizza il protocollo MTP e che viene visto dalla gestione delle risorse del computer come dispositivo “Hierarchical”, cioè come sotto cartella di risorse del computer. Le sottocartelle poi non portano indicazione sulla data e l’ora di creazione dei file contenuti (molto scomodo se il lettore MP3 è dotato di registratore vocale in quanto si perdono la data e l’ora in cui sono stati registrati i dati; infatti una volta trasferiti sul pc acquisteranno la data e l’ora del momento esatto del trasferimento. Altro difetto sta nel fatto che durante un trasferimento non si deve chiudere la cartella del lettore mp3 dalla quale si stanno prelevando i file altrimenti il trasferimento si interrompe. (Wikipedia)

L’utilizzo del supporto MTP dunque risolve il problema solo su sistemi Windows, mentre per MacOS e Linux tutto tace.

Rimaniamo in attesa di qualcosa di più concreto e di qualche informazione da parte di Google.

 

Aggiornamento: l’utente Juza, che ringraziamo, ci ha fornito due link molto interessanti per risolvere il problema anche su Mac e Linux e permettere quindi di utilizzare il telefono tramite USB come abbiamo sempre fatto. Il primo metodo riguarda MacOS, proviene direttamente dal sito ufficiale di Android nella sezione Galaxy Nexus e Ice Cream Sandwich e potete trovarlo a questo indirizzo. Per quanto riguarda Linux esiste un metodo alternativo ma comunque funzionante e non ufficiale che trovate qui.

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