Microsoft attacca Google: la frammentazione Android mette a rischio la sicurezza degli utenti

5 Maggio 2015171 commenti

Come noto, una delle storiche problematiche riguardanti il mondo Android si chiama frammentazione: lo sa bene anche il dirigente Microsoft Terry Myerson, che proprio su questo punto ha sferrato un duro attacco a Google.

Alla conferenza Microsoft Ignite, che si tiene dal 4 all’8 Maggio a Chicago, Myerson, vice-presidente della divisione sistemi operativi di Microsoft, ha infatti criticato il comportamento di Google per quanto riguarda gli aggiornamenti software, evidenziando in particolare il fatto che attualmente Google non si assuma responsabilità in merito nè abbia intenzione di assumersene in futuro.

Tale mancanza di attenzione nei confronti dell’utente, secondo Myerson, “lascia utenti e aziende sempre più esposti a potenziali minacce ogni volta che essi utilizzando un device Android”.

In realtà, come sappiamo, la situazione è più complessa e va ben oltre le responsabilità di Google. Android consente ai vari produttori di inserire un gran numero di personalizzazioni nel software che finisce su smartphone e tablet, e spesso sono proprio queste personalizzazioni (come le UI proprietarie) a rappresentare un ostacolo all’aggiornamento dei dispositivi più datati.

Ciascun produttore deve inoltre sviluppare autonomamente il software adatto ai suoi device a partire dai sorgenti rilasciati da Google: serve quindi tempo per lo sviluppo e i relativi test, tempo che si allunga ulteriormente per i dispositivi brandizzati che necessitano di software testato anche dagli operatori.

In gioco vi sono inoltre mere logiche commerciali, con i grandi produttori che spesso trovano più conveniente “abbandonare” un vecchio device proponendone uno nuovo, magari dotato di hardware pressochè identico al predecessore e dell’ultima release Android.

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