Sin dalle prime prove durante la fiera spagnola il nuovo phablet di ZTE è sembrato lento rispetto a quanto ci si aspettava da uno Snapdragon 800; ricco di lag e piccoli problemi, mai visti su un dispositivo dotato di un chipset così potente, pur non essendo nella versione finale e definitiva che verrà distribuita.
Ovviamente qualcosa non andava. ZTE nel comunicato stampa ufficiale aveva dichiarato anche le specifiche dello smartphone, che comprendevano appunto Snapdragon 800, il più potente realizzato da Qualcomm, e 2 GB di RAM. Con lieve ritardo abbiamo scoperto che non erano realmente queste le caratteristiche del Grand Memo.
Il produttore cinese nel comunicato lo ha menzionato ben 5 volte e perciò non possiamo parlare di una svista, infatti è stato proprio Qualcomm a confermare che il nuovo Grand Memo non era dotato dell’ultimo chipset bensì del già conosciuto e testato Snapdragon 600.
Non finisce qui, infatti il comunicato stampa ufficiale contiene un altro errore. La quantità di RAM non sarebbe di 2 GB bensì di 1 GB come testimonia il riassunto delle specs presente all’MWC:
Nonostante ciò, i colleghi di Android Police hanno voluto indagare con alcuni test benchmark che hanno successivamente confrontato con quelli effettuati su device dotati del celebre Snapdragon S4 Pro, cioè Nexus 4, Optimus G e molti altri smartphone Android.
I risultati ottenuti a bordo del Grand Memo con Snapdragon 600 ed 1 GB di RAM sono di gran lunga peggiori rispetto a quelli ottenuti dal Droid DNA di HTC o Optimus G di LG con Snapdragon S4 Pro.
Certamente una grande confusione che non ci saremmo aspettati da ZTE in uno scenario importante come il Mobile World Congress. Molti utenti durante questa settimana avranno cambiato idea nei confronti del produttore cinese, forse ci vorrà un grande dispositivo per cancellare questo piccolo passo falso.