Meizu M3S: la recensione

6 Luglio 201615 commenti

In continua crescita sul mercato internazionale, con una gamma di smartphone vasta e di ogni fascia, Meizu continua ad attaccare con decisione la concorrenza, questa volta con un dispositivo da fascia medio-bassa sulla carta, ma ben più interessante all'atto pratico. Conosciamo Meizu M3S.

Meizu M3S, che abbiamo visto ad inizio Giugno nella sua presentazione di Pechino, rappresenta la versione più piccola – o Mini – del fratello M3 Note, ne differisce principalmente per quanto riguarda dimensione del display, i materiali (in meglio) ed ovviamente per il prezzo di vendita in relazione agli altri fattori. E’ disponibile sul mercato in pre-ordine da pochi giorni, seguite la nostra recensione per valutare se vale o meno il prezzo richiesto.

Cercheremo di effettuare anche una semplice comparativa con M3 Note (qui la nostra recensione).

Unboxing

La versione di M3S a nostra disposizione non dovrebbe differire con quella destinata alla vendita nei mercati internazionali; troviamo, quindi, la lingua italiana preinstallata e tutti i servizi Google già presenti. All’interno della confezione incontriamo, quindi:

  • Meizu M3S;
  • Alimentatore da parete 2.0A con tecnologia Quck Charge.
  • Cavo USB-Micro-USB per la ricarica e il trasferimento dati;
  • Spilletta per estrarre il carrellino SIM;

Non sono presenti auricolari, ma forse questa è l’unica mancanza del nostro sample, gli auricolari dovrebbero essere quindi presenti nella dotazione di vendita, attendiamo le prime consegne per averne la certezza o la smentita.

Il dispositivo

Vediamo come si presenta Meizu M3S una volta rimosso dalla propria scatola.

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La prima caratteristica che incontriamo iniziando a maneggiare il dispositivo è il fatto che esso è realizzato quasi interamente in metallo, un materiale che regala una sensazione al tatto davvero gradevole, quasi da sembrare che il terminale appartenesse ad una fascia di mercato ben più alta rispetto a quella in cui è praticamente collocato. Metallo che lo rende, però, un pò troppo scivoloso durante l’utilizzo quotidiano e con una sola mano, ma in ogni caso, anche per merito delle dimensioni contenute del display, dopo qualche giorno di pratica – e di dovute attenzioni – si inizia ad utilizzarlo senza alcuna incertezza.

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Sulla parte frontale del dispositivo troviamo il display IPS da 5 pollici, con risoluzione HD da 1280*720 pixel e curvatura 2.5D. Una soluzione, a mio avviso, ottimale per quanto riguarda i termini di usabilità e indossabilità dei dispositivi. Niente male la resa grafica del pannello, ben visibile anche sotto la luce solare.

Sulla parte alta sono posizionati la fotocamera anteriore da 5 MP, il sensore per la retroilluminazione automatica e, al centro, l’altoparlante per le chiamate. Abbiamo anche un comodo indicatore a LED bianco dedicato alla segnalazione di eventuali notifiche in ingresso.

In basso troviamo il classico unico tasto fisico mBack di Meizu che, come per gli altri membri della casa, svolge – a seconda della modalità di interazione con esso – la funzione di tasto Home o Indietro. Il pulsante racchiude la tecnologia mTouch 2.1 in quanto, al suo interno, troviamo anche un comodo lettore di impronte digitali che può essere utilizzato sia in fase di sblocco del dispositivo, che per proteggere l’accesso a determinate applicazioni, a discrezione dell’utente.

E’ ovviamente sempre possibile abilitare il classico smart touch a schermo, il più o meno pratico – io l’ho trovato sempre piuttosto fastidioso – cursore bianco fluttuante sullo schermo che è possibile personalizzare in modo da accedere rapidamente ad applicazioni o funzionalità.

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La parte posteriore del terminale presenta una back-cover realizzata completamente in metallo, ad accezione delle estremità superiore ed inferiore. Tale soluzione offre una buona sensazione al tatto, e, grazie anche alle dimensioni contenute del dispositivo, garantisce una discreta maneggevolezza del dispositivo.

Sulla parte alta del posteriore troviamo la fotocamera principale da 13 MP e il Flash Dual Tone a LED.

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Sul lato sinistro è collocato il carrellino che ospita due Sim in formato Nano oppure, in alternativa alle due Sim, una Nano-SIM accoppiata a una Micro-SD. Lungo il lato desto è situato, invece, il bilanciare necessario alla regolazione del volume e il tasto di accensione e spegnimento.

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In basso è presente il connettore per la ricarica con ingresso MicroUSB, il microfono principale per le chiamate e, solo sulla destra (a sinistra c’è il microfono), l’altoparlante per la riproduzione multimediale e per il vivavoce. L’audio in uscita è piuttosto buono ma, anche per limiti strutturali, privato dell’effetto stereo.

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In alto troviamo soltanto l’ingresso per il jack audio delle cuffie.

Vediamo la scheda tecnica completa:

Sistema operativo Android 5.1 Lollipop con Flyme 5.1
Processore MediaTek MT6750, octa-core 64 bit ARMv8, con 4 core Cortex-A53 da 1.5 GHz e 4 core Cortex-A53 da 1.0 GHz.
RAM 2GB LPDDR3 (o 3GB)
Memoria 16GB (o 32GB) espandibili con micro-SD fino a 256GB
Display 5″ IPS con curvatura 2.5D
Risoluzione Risoluzione FullHD 1920 x 1080 pixels
Fotocamera posteriore 13 MP con apertura f/2.2
HDR, doppio Flash LED e sensore di profondità
Registrazione video FullHD a 30fps
Fotocamera anteriore 5MP con apertura f/2.0
Batteria 3020 mAh
Dimensioni 141,9 x 69,9 x 8.3 mm
Peso 138 g
Tipologia SIM 2 Nano SIM
Connettività Bluetooth 4.0, LTE, GPS, WiFi 802.11b/g/n

Vediamo anche una rapida comparazione fotografica con il fratello maggiore M3 Note, dalle linee praticamente identiche ma dalle dimensioni più grandi per via del display dalla diagonale maggiore.

Fotocamera

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Meizu M3 Note condivide gli stessi sensori della fotocamera presenti su M3 Note, parliamo di una camera principale con ottica da 13 MPX, con apertura focale f/2.2 ed autofocus PDAF, ed una secondaria da 5 MPX con apertura focale f/2.0. Entrambi messi alla prova in svariate condizioni climatiche e di illuminazione, mi hanno sempre regalato degli scatti piuttosto validi. Ho cercato di utilizzare e provare le fotocamere di M3S in svariate situazioni, dalla giornata interamente soleggiata ai paesaggi, e dagli spazi chiusi fino alle serate con poca illuminazione naturale ma molta artificiale, ad esempio ad un concerto allo stadio.

Di seguito una galleria con alcuni scatti:

Quanto sopra dimostra che Meizu abbia voluto puntare molto anche sul piccolo M3S, la fotocamera è in grado di comportarsi sempre discretamente bene regalando scatti con dettagli da un buon livello di definizione. Molto bene.

SOFTWARE E BATTERIA

Il sistema operativo in esecuzione su M3S è Android Lollipop, versione 5.1, non abbiamo notizie su Marshmallow e successivi ma non dovrebbero essere in dubbio. Come di consueto per Meizu, anche su M3S la UI del sistema è drasticamente personalizzata dal produttore che, attraverso la Flyme OS, è intervenuta davvero in ogni elemento dell’interfaccia.

Utilizzando a fondo Meizu M3S durante le mie giornate non ho riscontrato particolari problemi, le risposte sono state quasi sempre piuttosto pronte, ad eccezione di alcuni sporadici casi di sforzo particolare, ad esempio durante l’aggiornamento delle applicazioni o di multitasking intenso dove non mancano rallentamenti anche abbastanza lunghi e fastidiosi. La versione di M3S a nostra disposizione è quella da 2GB di RAM, bisognerebbe quindi effettuare una comparazione con la variante più potente, con 3GB di RAM, per valutarne gli eventuali benefici offerti dalla maggiore memoria disponibile.

Fattore da sottolineare, e considerare in vista di un eventuale acquisto, è la mancanza della banda di frequenza 800mhz, una pecca putroppo piuttosto che accomuna la maggior parte dei dispositivi provenienti dalla Cina, ciò significherà che se avete Wind come operatore non riuscirete a navigare a massima velocità in rete 4G/LTE. Vale lo stesso per Vodafone – come nel mio caso – quando ci troverete in spazi chiusi.

Per quanto concerne la batteria, M3S è alimentato da una buona unità da 3020 mAh, più piccola rispetto ai 4100 mAh del fratello Note, ma nemmeno troppo poco per quello per cui è stata destinata.

La batteria consente di trascorrere la propria giornata lavorativa senza troppe preoccupazioni di non riuscire a terminarla, è in grado, infatti, di condurre l’utilizzatore sino all’orario di cena garantendo anche un buon 20% di carica rimanente. Il tutto richiede, però, un uso diciamo normale dello smartphone, siccome in condizioni in cui si inizia ad utilizzare abbastanza la navigazione GPS e/o la connettività mobile non sarà cosa facile superare la metà pomeriggio.

In ogni caso, anche Meizu M3S, e il relativo alimentatore presente nella confezione, supportano la tecnologia Quick Charge di MediaTek, quindi qualora fosse necessario, sarà possibile ricaricare completamente il dispositivo in un tempo medio di 2h,

Conclusioni

A fine prova di Meizu M3S l’interrogativo – se limitato alla casa cinese – da porsi è piuttosto scontato: meglio questo oppure M3 Note? Per rispondere bisogna dover innanzitutto considerare le differenze in termini di dimensioni dei due terminali. Il divario sulla carta dai 5.5″ ai 5″ non è cosi elevato, ma all’atto pratico questo contribuisce ad una user experience molto differente in favore – a mio avviso – della soluzione più piccola, quindi M3S. In quest’ultimo è possibile davvero svolgere ogni operazione con una sola mano, in maniera agevole ed immediata, non si può dire altrettanto per M3 Note o comunque per ogni dispositivo con diagonale del display maggiore o uguale ai 5 pollici e mezzo.
Altro aspetto da esaminare è la batteria: se è vero che su M3S si raggiunge la fine della giornata lavorativa mantenendo un utilizzo normale , M3 Note consente altrettanto, ed anche di raggiungere quella successiva, anche in situazioni più difficili dall’ordinario. La considerazione perde comunque di valore se l’utente ha a disposizione una fonte di alimentazione a lavoro o in ogni luogo in cui si trovi a metà giornata, in tal caso, in previsione di un’eventuale uscita serale, che probabilmente prevederà lo scatto di qualche foto o l’utilizzo delle mappe, sarà sempre possibile ricaricare il dispositivo e proseguire la giornata senza preoccupazioni.

Il software instalato in Meizu M3S gira molto bene, la Flyme offre un buon contributo alleggerendo l’interfaccia e il carico di lavoro della CPU che non deve preoccuparsi di eseguire inutili animazioni o altro, e può quinti dare una buona spinta senza impattare troppo sui consumi. 

Meizu M3S è in vendita – anzi in pre-vendita – solo da pochi giorni dai rivenditori autorizzati online, come ad esempio Meizumart.it, che lo offre ad un prezzo iniziale di 169€ per la variante da 16GB di memoria interna e 2GB di RAM, e di 189€ per la versione più potente da 32GB interni e 3GB di RAM. A qualche decina di euro in più troviamo M3 Note, quindi mai come in questo caso i fattori elencati sopra rappresentano dei bivi fondamentali per la scelta finale dell’utente.

Ne consigliamo l’acquisto all’utente che cerca un dispositivo maneggevole e performante e che non vuole spendere – inutilmente – una fortuna per smartphone di fascia superiore.

Cosa ci è piaciuto:

  • Grip, ergonomia ed utilizzo con una mano
  • Sensore di impronte digitali preciso e con molte funzioni
  • Qualità dei materiali

Cosa non ci è piaciuto:

  • Prezzo non proprio da entry-level

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