| Buongiorno,
è quasi un mese che non ho più vostre notizie, non mi siete mancati particolarmente, ma vi racconterò una simpatica storia:
Ieri sera mi sono recato al commissariato della Polizia di Stato di Via Carlo Poma a Milano per sporgere denuncia contro di Voi. Purtroppo (per me, per fortuna per Voi) il Maresciallo mi ha sconsigliato di sporgere denuncia per truffa per ora, nonostante i 3 mesi già passati dalla data in cui vi siete messi i miei 600€ in tasca e nonostante vi conoscesse già, forse anche perché era orario di chiusura e non avevano più voglia di lavorare (e pensare a tutto il tempo che ho perso a stampare le vostre mail e a fare il simpatico resoconto del nostro rapporto che trovate in allegato).
La cosa simpatica però è un’altra: in una città con più di 1.300.000 abitanti e una 30ina di commissariati di Polizia sparsi per la città, si può pensare che sia impossibile che tre persone sconosciute si possano casualmente ritrovare nella stessa sala d'attesa per sporgere denuncia per truffa verso lo stesso negozio online, ma è successo!
E se ci siamo ritrovati in tre nello stesso commissariato, non oso immaginare quante altre persone in tutta Italia possano farlo ogni giorno!
E allora aspetto, ho aspettato 3 mesi, 3 mesi che ho passato con un altro Samsung Galaxy S6 di cui sono contentissimo, comprato il 16/04 (giorno successivo alla data dell’ordine sul vostro sito) ed arrivatomi il 17/04, stesso prezzo del vostro ma garanzia Italia, da un negozio serio, mica come Voi.
Il vostro S6, se mai arriverà, sarà destinato subito alla vendita, e se inizialmente visto il prezzo basso avrei potuto guadagnarci qualcosa, per colpa del vostro ritardo e della rapida svalutazione del prodotto, andrò a rimetterci almeno un centinaio di euro.
Un'azienda seria, se ha difficoltà a evadere un ordine per mancanza del prodotto, contatta il compratore e gli propone un cambio.
Un’azienda seria, dopo che non ha rispettato il contratto di vendita (che avete puntualmente sventolato in faccia al cliente quando Vi faceva comodo), non aspetta una raccomandata A/R o una PEC per rimborsare il compratore, ma lo fa di sua spontanea volontà con tanto di scuse.
Ho detto che aspetterò, si, ma non lo farò con le mani in mano. Continuerò la mia battaglia contro di Voi, e non è detto che questa finirà una volta chiuso il nostro rapporto, perché un’azienda come la vostra deve essere chiusa, come se fosse il mio unico scopo di vita.
Mi dispiace per Patrizia, Iole e le altre persone che svolgono solo il proprio lavoro. Dovrebbero ribellarsi anche loro a questo sistema, ma capisco che per uno stipendio a volte si china la testa e si riga dritto, soprattutto di questi tempi e soprattutto al sud.
Mi dispiace un po' meno per la persona che gestisce la pagina Facebook, di cui non conosco il nome purtroppo, che mi ha già bloccato due account. Ma capisco che anche lui può essere solo una vittima.
Detto questo, questa mail non è da considerare come un tentativo di riappacificazione, anzi, potete anche non rispondere, tanto si sa già che andremo incontro ad altre scadenze non rispettate, e sinceramente di essere preso ulteriormente per i fondelli non ne ho più voglia.
L’unica vostra mail che aspetto volentieri invece, è quella con il Tracking Number del mio pacco.
Cordiali Saluti,
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