Dopo quanto dichiarato da Trump direi che le reazioni sono state tante.
Visto che tutte le Sezioni Huawei sono in fermento c'è la necessità di un luogo dove tutto possa convergere
Ovviamente TUTTI possono dire la loro
Confrontiamoci qui.....
Dopo quanto dichiarato da Trump direi che le reazioni sono state tante.
Visto che tutte le Sezioni Huawei sono in fermento c'è la necessità di un luogo dove tutto possa convergere
Ovviamente TUTTI possono dire la loro
Confrontiamoci qui.....
Ultima modifica di Varioflex; 22-05-19 alle 09:28
___________________
Belin...se ti sono stato di aiuto...clicca sul THANKS!
In omnia pericula....tasta testicula!!!!
Gege98 (25-05-19)
Nel momento in cui Google non da più accesso alle sue applicazioni gli utenti con device huawei avrebbero un disservizio. Anche se la stessa casa cinese offrisse una alternativa, non è detta che a tutti stia bene, quindi domando, in che modo ci si può liberare di device che si stanno pagando a rate?
Inviato dal mio CLT-L09 usando Androidiani App
Ultima modifica di cangio; 21-05-19 alle 09:01
passo dopo passo...
Alexsandrus26 (21-05-19)
io ho capito che quelli gia' venduti sono esclusi , ma io mi domando e gli HONOR ?
Secondo me è tutta una pagliacciata messa in piedi da Trump per aiutare la Apple (guarda caso americana) a risollevarsi dal catastrofico crollo delle vendite. Si sa, Huawei punta a diventare la punta di diamante nel settore tecnologico della telefonia mobile e l'azienda della mela morsicata, oramai sta prendendo una brutta piega.
clarkkk (21-05-19)
https://youtu.be/kuFhCUU9SoU
Inviato dal mio SM-G973F utilizzando Tapatalk
Varioflex (21-05-19)
Si parla di "Sicurezza nazionale".
Vi siete mai chiesti perchè Apple si rifiutò di dare all'FBI i codici sorgenti del sistema operativo iOS affinchè si potesse entrare nel telefono dell'autore della strage di San Bernardino in California...
Il mondo è pieno di cazzari, e Trump è uno di questi.
Chiedetegli perchè non ordina il rientro da parte delle aziende americane che sfruttano la Cina, il Vietnam e quei paesi dove la manodopera è a costo zero, senza far nomi la Nike.
C'è una proroga di 90 giorni, per Huawei. Tre mesi durante i quali la società cinese potrà beneficiare di una sorta di tregua da parte degli Stati Uniti, così da poter trovare una strategia di uscita più morbida. E magari cercare una mediazione con Google e col governo statunitense.
La decisione è stata comunicata poche ore fa dal ministero del Commercio americano, e di fatto fa slittare la stretta legale (e quindi l'addio ad Android per i nuovi smartphone di Huawei) al prossimo 19 agosto. Quel giorno, comunque, non è esclusa una nuova proroga. Anche se questa ipotesi rimane abbastanza remota.
TRUMP RINVIA DI TRE MESI LE RESTRIZIONI 20 maggio 2019
Huawei tratta con Google sulla licenza Android. Cosa cambierà dopo la messa al bando
Intanto, però, i possessori di smartphone Huawei possono tirare un primo respiro di sollievo. Chi temeva che a partire da ieri qualsiasi aggiornamento venisse bloccato, oggi sa che almeno fino al 19 agosto questo non accadrà. Quello che succederà dopo è un enigma, anche se c'è la volontà di Google di non abbandonare i suoi utenti (perché fino a prova contraria, i proprietari di smartphone Huawei sono anche utenti Google). L'impressione, dunque, è che se questa bomba tecnologica è destinata a esplodere, farà malissimo a Huawei ma a partire dai prossimi modelli in uscita, e non da quelli già esistenti.
Una licenza temporanea
Come ha spiegato il Segretario al Commercio, Wilbur Ross, quella concessa a Huawei è una Licenza Temporanea Generale che «concede agli operatori il tempo di prendere altre misure» e autorizza alcune attività necessarie per il funzionamento delle reti e per supportare i servizi mobili esistenti, inclusa la ricerca sulla cybersicurezza «fondamentale per il mantenimento dell'integrità e dell'affidabilità delle reti e delle apparecchiature esistenti e pienamente operative». Questa tregua, ovviamente, riguarda anche le aziende di microchip come Qualcomm, Broadcom e Intel che ieri – in contemporanea alla decisione di Google – avevano fatto sapere di interrompere le partnership con il colosso di Shenzhen. Relativamente alla componentistica, però, Huawei potrà fare scorta di semiconduttori per prodotti già sviluppati. Mentre per l'acquisizione di microprocessori da destinare a device in fase di progettazione, servirà un'autorizzazione del ministero Usa che appare molto difficile. Perché il documento del governo Usa è abbastanza chiaro: la sospensione riguarda solamente tecnologie già in commercio, mentre rimane in vigore sui nuovi prodotti in fase di sviluppo.
L'indizio di Android Q
Intanto, un pessimo indizio per Huawei arriva direttamente dal sito di Google. Come verificato da HDBlog, infatti, dalla pagina per il download della beta di Android Q (il nuovo sistema operativo di Google che arriverà entro fine anno), è stato rimosso il Huawei Mate 20 Pro. Lo smartphone fino a ieri compariva fra quelli che avrebbero ricevuto la versione Beta del nascente Android. Adesso non è più così. E sembra una decisione in linea con la volontà di garantire a Huawei gli aggiornamenti sui device esistenti solo fino al 19 agosto.
Verso un muro contro muro
Intanto in molti, ieri, si aspettavano una risposta da Pechino. Invece per ora il governo cinese ha preferito la strada del silenzio. C'è solo una dichiarazione sibillina del portavoce del ministero degli Esteri, Lu Kang: «Il governo sostiene le imprese cinesi che ricorreranno agli strumenti legali per difendere i propri interessi legittimi». Ergo: se Huawei la mette sul piano legale (ed è molto probabile che ciò accada), Pechino la sosterrà.
C'è chi sostiene che la tregua fino al 19 agosto prossimo sia un segnale della Casa Bianca. Una sorta di porta aperta, lasciata da Trump, per trovare un accordo commerciale con la Cina. Ipotesi che potrebbe riportare Huawei fuori dalla blacklist. Altri analisti sono più scettici. E del resto, arrivano le parole di Ren Zhengfei, fondatore della stessa Huawei, che suonano come un campanello d'allarme. In un'intervista ai media cinesi, Ren ha detto espressamente che gli Stati Uniti «sottostimano la forza di Huawei». Per poi aggiungere: «Abbiamo sacrificato gli interessi di individui e famiglie per un ideale, arrivare in cima al mondo. Per questo ideale, presto o tardi ci sarà un conflitto con gli Stati Uniti». Quel giorno sembra arrivato
FONTE
Il Sole 24 ore
___________________
Belin...se ti sono stato di aiuto...clicca sul THANKS!
In omnia pericula....tasta testicula!!!!