Ero già intervenuto in materia , ma mi accorgo che c'è ancora molta gente confusa e ho pensato di raccogliere le mie esperienze di TECNICO elettronico e divulgarle .
Prima Parte : potenza e velocità di ricarica
Ci sono tuttora in circolazione dei falsi miti o meglio leggende sul corretto utilizzo delle batterie ricaricabili , in genere le piu' moderne al LITIO.
Tutto comincia da fondamenti e/o concetti realistici e/o legati a vecchie problematiche di batterie con tecnologie diverse.(Ni-cd)
Altre derivano proprio da profonda ignoranza in materia e dal diffondere notizie percepite male e replicate ancora peggio.
Non vorrei scrivere un trattato noioso e borioso ma vorrei cominciare da una domanda che salta fuori in qualunque 3D che parli di caricabatterie per telefoni cellulari :
Posso utilizzare un caricabatterie da XX Ampere per il mio cellulare ????
Bene sappiate che potete benissimo utilizzare un CaricaBatterie IN GRADO di erogare Anche 100 Ampere senza mandare a fuoco una bella CIPPA.
Ho messo in evidenza la frase " IN GRADO " perchè un qualunque alimentatore è appunto " IN GRADO " di erogare una certa corrente massima su un dato carico (batteria) alla TENSIONE STANDARD ( 5 Volts)
Cosa voglio dire :
Quasi tutte le moderne batterie al LITIO incorporano i circuiti di protezione e di ricarica che rendono il caricabatterie un effimero erogatore di alimentazione standard.
La corrente di ricarica viene decisa dal circuito della batteria che la richiede alla sorgente.
Se un alimentatore è SOTTOdimensionato la carica sarà lenta ma sarà comunque eseguita.
Se un alimentatore è SOVRAdimensionato la carica sarà ESEGUITA alla massima velocità possibile ma non necessariamente in maniera lineare sulla capacità di erogazione !!!
In altre parole se con un alimentatore da 1 A il telefono si ricarica in un ora ( da 0 a 100%) allora si pensa che con un alimentatore da 2 A il telefono si caricherà in mezza ora !!!
NON E' ASSOLUTAMENTE VERO !!!! almeno NON SEMPRE !!!
Il circuito di controllo regolerà la corrente di ricarica a seconda della carica residua, della temperatura , e altri parametri onde permettere una ricarica in sicurezza.
Quindi anche utilizzando un alimentatore IN GRADO di fornire 100A la velocità di ricarica sarà sempre quella standard prevista per quella cella in quelle condizioni.
Ora si sente parlare di alimentatori QUICK charge 3.0
Questi alimentatori , a differenza di quelli standard, si adattano a quello che gli viene richiesto fornendo la possibilità di AUMENTARE la TENSIONE in modo da FORZARE un aumento di corrente nelle celle. E' OVVIO CHE SIA IL CIRCUITO DI CONTROLLO CHE LE CELLE SONO COSTRUITA APPOSITAMENTE.
Faccio un esempio semplificando al massimo le regole di ELETTRONICA (chiedo scusa ai prof.)
Se abbiamo un alimentatore standard in grado di erogare 1A con una tensione fissa di 5 Volts
La batteria molto scarica e con capacità ELEVATA (diciamo 5000mA) sottoposta a tensione standard non risulta in grado di farsi attraversare da una corrente maggiore di 500mA la batteria per caricarsi impiegherà 10 ore, ANCHE SE IN TEORIA L'ALIMENTATORE SAREBBE IN GRADO DI FORNIRE 1A.
Se abbiamo un QUICK CHARGE da 2A.
Nelle stesse condizioni e se la batteria prevede un circuito QUICK si potrebbe aumentare la TENSIONE forzando quindi il passaggio di una corrente piu' elevata (se non sbaglio gli alimentatori QUICK possono erogare 5,9,12 VOLTS)
Quindi forzando il passaggio di una maggiore corrente permette una ricarica piu' RAPIDA della cella.
Questa forzatura potrebbe provocare un surriscaldamento e un logorio precoce delle celle, ma se la cosa è studiata e implementata correttamente non vedo perchè non potrebbe essere valida. (non ho preconcetti)
Per finire :
Se a qualcuno gli è venuto il dubbio "ma un IPOTETICO alimentatore da 100A brucerebbe il mio cellulare ??"
Stai tranquillo un alimentatore IN GRADO di erogare 100A costerebbe troppo e comunque non brucerebbe nulla...
Saluti e Baci !