Nello specifico, gli operatori nostrani posseggono le licenze per le seguenti frequenze:
TIM: 800 MHz, 1800 MHz, 2600 MHz;
Tre: 1800 MHz, 2600 MHz;
Vodafone: 800 MHz, 1800 MHz, 2600 MHz;
Wind: 800 MHz, 2600 MHz.
Quando si acquista uno smartphone di importazione capita assai spesso che la compatibilità 4G sia limitata alle frequenze dei 1800 MHz e 2600 MHz. Per fare un esempio famoso possiamo pensare alla versione cinese del OnePlus 2, che come abbiamo avuto modo di appurare non supporta la banda a 800 MHz.
Molti utenti sono portati a pensare che la mancanza di una sola banda su tre non rappresenti un problema, ma ciò non è affatto vero. Le differenti frequenze dello spettro non si equivalgono in termini di funzionalità e sono complementari tra loro. La banda a 800 MHz, per via della bassa frequenza, garantisce una migliore penetrazione negli edifici, mentre la banda a 1800 MHz assicura una buona copertura negli ambienti aperti. La banda a 2600 MHz, per contro, è ottima per le aree particolarmente dense di traffico (a fronte di un raggio di copertura ridotto).