Dopo Cupcake, Donut, Eclair, Froyo, Gingerbread, Honeycomb, Ice Cream Sandwich e Jelly Bean, ecco arrivati alla K di KitKat.
Ecco le principali novità:
Memoria e Performance
L’attenzione è rivolta come sempre alle performance, ma KitKat giunge con il preciso scopo di ottimizzare quanto già fatto, rendendo Android ancora più efficiente, soprattutto in tutti quei device meno blasonati che non vantano processori da prima della classe. Le applicazioni native sviluppate da Google consumeranno dunque meno risorse e richiederanno un quantitativo minore di RAM, saranno favoriti in questa piccola rivoluzione tutti i vecchi e nuovi trminali con soli 512MB di RAM. La gestione della messagistica è stata già parzialmente rivoluzionata con il nuovo Hangouts che unisce SMS, MMS ed IM, ma anche il Dialer cambia ‘veste’ e permetterà una ricerca più rapida tra i contatti della propria rubrica.
Google Now
L’esperienza d’uso sarà ancor più imperniata attorno a Google Now, migliorato per rendere l’interazioni più naturale e simile a quanto avviane già su MotoX. Basterà un semplice “OK, Google” per poter effettuare una ricerca, dettare un testo, cercare una location ed avere informazioni sfruttando il motore di ricerca.
Chiamate Vocali
Difficile migliorare la gestione delle chiamate, Google pare ci sia riuscito. Il nostro smartphone potrà infatti ordinare per ordine d’importanza le chiamate ricevute, sfruttando la frequenza di contatto che abbbiamo con la nostra rubrica: priorità quindi ai nostri preferiti anche nel registro delle chiamate! Ma non mancano soluzioni inedite come lo ‘smarter caller ID‘ che ci permette di visualizzare informazioni aggiuntive (immagine o nome dell’azienda/ente) che ci chiama da un numero a noi sconosciuto, opzione che immaginiamo valga per tutti quei numeri considerati ‘pubblici’.
Produttività
Occhio di riguardo come al solito per tutte quelle applicazioni che rendono Android efficiente anche in ambito lavorativo. Con la versione 4.4 KitKat arriva anche il supporto alle stampanti e scanner, ma soltanto quelle che possiedono un’App nello Store (come HP ePrint), sarà così possibile stampare in un istante i propri documenti senza dover passare dal PC o chiavette USB. L’integrazione tra QuickOffice e Google Drive è adesso ancor più evidente, potremo quindi aprire un documento su smartphone o tablet, editarlo e salvarlo con un semplice tocco sul Cloud, stando certi di avere sempre una copia al sicuro da qualsiasi imprevisto.
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