UNDERVOLT
Quello che volgarmente chiamiamo "voltaggio" risulta essere semplicemente la differenza di potenziale del campo elettrostatico applicato ai capi del determinato componente. Ora, tralasciando il fatto che per ordini di grandezza del nanometro la legge di Ohm non è così semplice, se consideriamo idealmente un determinato componente integrato, in scala macroscopica, come "resistenza" e ci ricordiamo della legge di Ohm, possiamo dedurre che abbassando la d.d.p. applicata ai capi del componente l'unico risultato è che l'intensità di corrente, e quindi il flusso di elettroni che scorrono lungo il circuito, diminuisce. Mi sembra quindi ovvio che una diminuzione dell'intensità di corrente, al contrario dell'aumento della stessa che, per effetto joule (anche questo più complicato in scala nanometrica), potrebbe portare a un surriscaldamento eccessivo e quindi un danneggiamento, non sia affatto nocivo. Scendendo nel particolare dei processori, essi sono materialmente dei semiconduttori drogati (struttura cristallina drogata, isolante, conduttore di collegamento(alluminio)), quindi non vedo come possano essere danneggiati i vari componenti da un'intensità di corrente inferiore di quella a regime di funzionamento. Ciò vorrebbe dire che quando sono in modalità di sleep DEVONO mantenere la stessa ddp, il che, come sappiamo è FALSO. E' come dire che un fusibile si danneggia se applichi una corrente bassa, quando invece è tutto l'opposto. L'unica limitazione è che ad una determinata frequenza operativa per quel processore corrisponde un intervallo di ddp che garantisce il funzionamento ottimale. Se si va ad una ddp maggiore lo si danneggia, se è minore si spegne: questo vale sia per il processore che per qualunque altro componente di un circuito. Come analogia potete ad esempio pensare ai motori elettrici usati in disparati apparecchi (dai modellini agli spazzolini elettrici): se la batteria si scarica vuol dire che si abbassa la ddp (anche se sarebbe meglio chiamarla forza elettromotrice) che essa fornisce al circuito. Quando questo accade non vi scoppia/fonde lo spazzolino, semplicemente rallenta il motore fino a spegnersi.
Inoltre, nel thread della Checkrom, Enigmisth (che ringrazio!) ha esposto un altro interessante problema: quanto considerato fin'ora si rivolge al singolo componente, ma cosa accade se, ad esempio, l'antenna wifi è in funzione e il chip radio si spegne o, ancora, se la gpu si spegne mentre la cpu sta "dialogando" con essa? Insomma cosa può comportare un eventuale effetto catena?
La risposta è, anche qui, abbastanza logica ma di certo non immediata.
Per quanto riguarda il discorso antenna, nella fattispecie, bisogna considerare che essa è in un certo senso passiva: conduce il segnale elettrico indotto dalle onde radio al chip che deve elaborarle...se quest'ultimo è spento ovviamente il segnale si disperde, come succede quando il telefono è spento. Pensate anche alla radio FM del telefono: essa utilizza come antenna il filo elettrico delle cuffie, ma non è che se le teniamo collegate senza accendere la radio FM (e quindi il chip apposito) si danneggia qualcosa.
Se consideriamo invece la comunicazione, ad esempio, tra CPU e GPU di determinati dati (non so se sono collegate direttamente, possibilmente sto dicendo una boiata ma è per esprimere il concetto) e una delle due è spenta, il massimo che può succedere è che il sistema va in arresto critico e si spegne tutto...un po' come quando tieniamo premuto il pulsante di accensione del computer ed esso, non ricevendo immediatamente più corrente, si spegne di botto, senza eseguire tutte le procedure di arresto dei componenti effettuata dal kernel.