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Discussione:

Astronomy lover thread

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  1. #21
    Androidiano VIP L'avatar di N1m0Y


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    Quote Originariamente inviato da Dionysus Visualizza il messaggio
    La reazione chimica è semplice:

    2 H2 + O2(g) -> 2 H2O + energia

    In termini umani, l'idrogeno brucia in presenza di ossigeno (come tutti gli idrocarburi ed i carburanti in genere), ma non è che si scompone in particelle più piccole, bensì innesca una reazione chimica di cessione di energia e formazione di acqua, ecco perché sostengono che sia ecosostenibile!
    Quindi il fuoco non sarebbe altro che una reazione chimica.... Anzi direi una reazione nucleare (LENR) visto che sarebbe l'energia emessa dalla fusione e trasformazione di due elementi (H + O) ?....

    Ma se l'idrogeno bruciando genera H2O si potrebbe creare un fonte di energia infinita del tipo: separa l'acqua in ossigeno e idrogeno (con elettrolisi) > brucia l'idrogeno con l'ossigeno = produci energia > e l'H2O prodotta dalla reazione che rientra nel ciclo e si ripete all'infinito......

    Se invece si incontrano due particelle identiche ma con carica opposta (materia e antimateria) si produce sempre energia ma non rimane niente dopo la reazione giusto? Quindi la teoria della conservazione della massa dovrebbe decadere:confused:
    Ultima modifica di N1m0Y; 11-04-14 alle 22:08
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  3. #22
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    l universo è magnifico, non ci si pensa spesso, ma provare ad immaginare l universo che è infinito, è una cosa stupenda, è strano pensare che tu potresti andare avanti all' infinito. perché va al di là di qualunque immaginazione. comunque per la teoria del sole ho sentito che fra miliardi di anni potrebbe finire il combustibile che utilizza per bruciare. ci sono un mucchio di video che fanno vedere animazioni di quello che potrebbe succedere.

  4. #23
    Androidiani Power User L'avatar di Crotan


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    Quote Originariamente inviato da gabs2819 Visualizza il messaggio
    l universo è magnifico, non ci si pensa spesso, ma provare ad immaginare l universo che è infinito, è una cosa stupenda, è strano pensare che tu potresti andare avanti all' infinito. perché va al di là di qualunque immaginazione. comunque per la teoria del sole ho sentito che fra miliardi di anni potrebbe finire il combustibile che utilizza per bruciare. ci sono un mucchio di video che fanno vedere animazioni di quello che potrebbe succedere.
    Mio caro, non è che "potrebbe" finire il combustibile. Diciamo che finirà il combustibile. Non si tratta di un ipotesi ma di una certezza. E' il ciclo di vita delle stelle, come degli esseri umani e di qualsiasi altro essere vivente. Si nasce e si muore. Le stelle non sono esenti a questo ciclo naturale che va avanti da miliardi di anni.

  5. #24
    Androidiano VIP L'avatar di KlaasMad


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    Quote Originariamente inviato da Crotan Visualizza il messaggio
    Mio caro, non è che "potrebbe" finire il combustibile. Diciamo che finirà il combustibile. Non si tratta di un ipotesi ma di una certezza. E' il ciclo di vita delle stelle, come degli esseri umani e di qualsiasi altro essere vivente. Si nasce e si muore. Le stelle non sono esenti a questo ciclo naturale che va avanti da miliardi di anni.
    Alcune teorie ipotizzano che potrebbe finire molto prima per l'emanazione di raggi gamma ed X di una pulsar ad anni luce da noi, oppure per la collisione della galassia accanto alla nostra con la quale facciamo parte del sistema binario. In poche parole: ci uniremo in un unica enorme galassia se si raggiunge una massa critica non troppo elevata oppure, se la massa critica è davvero troppo elevata, un enorme condensamento di materia, seguita da un'esplosione formerà una nuova galassia ex novo.

  6. #25
    Androidiano VIP L'avatar di N1m0Y


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    @Dionysus

    Hai visto le mie ultime perplessità all'ultimo post della pagina precedente?

    Inoltre ho un altra domanda.... La vita, secondo me, nasce dall'unione di alcuni elementi in condizioni particolari di temperatura/pressione.... Se questo è vero in un futuro non molto lontano sarebbe realmente possibile creare la vita su pianeti dove non è presente? Basterebbe innescare un processo a catena che combini gli elementi necessari alla formazione della vita.... Come il progetto Genesi in Star Trek... Ovviamente dovrebbe essere un pianeta con caratteristiche simili alla terra.... Gli elementi sono gli stessi in tutto l'universo quindi direi che quando la conoscenza umana arriverà ad avere il totale controllo sugli elementi la cosa sarà realmente fattibile.... Che dite?
    Ultima modifica di N1m0Y; 12-04-14 alle 12:40
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  7. #26
    Baby Droid L'avatar di Skald


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    Quote Originariamente inviato da N1m0Y Visualizza il messaggio
    [quote name="Dionysus" post=5518154]La reazione chimica è semplice:

    2 H2 + O2(g) -> 2 H2O + energia

    In termini umani, l'idrogeno brucia in presenza di ossigeno (come tutti gli idrocarburi ed i carburanti in genere), ma non è che si scompone in particelle più piccole, bensì innesca una reazione chimica di cessione di energia e formazione di acqua, ecco perché sostengono che sia ecosostenibile!
    Quindi il fuoco non sarebbe altro che una reazione chimica.... Anzi direi una reazione nucleare (LENR) visto che sarebbe l'energia emessa dalla fusione e trasformazione di due elementi (H + O) ?....

    Ma se l'idrogeno bruciando genera H2O si potrebbe creare un fonte di energia infinita del tipo: separa l'acqua in ossigeno e idrogeno (con elettrolisi) > brucia l'idrogeno con l'ossigeno = produci energia > e l'H2O prodotta dalla reazione che rientra nel ciclo e si ripete all'infinito......

    Se invece si incontrano due particelle identiche ma con carica opposta (materia e antimateria) si produce sempre energia ma non rimane niente dopo la reazione giusto? Quindi la teoria della conservazione della massa dovrebbe decadere:confused:
    Beh, in effetti è proprio quello che succede nel corpo umano =) si respira ossigeno e si portano (un po' alla volta, sennò la reazione sarebbe esplosiva e noi non possiamo permetterci di alterare la temperatura corporea) degli elettroni all'ossigeno, di fatto dando origine ad acqua. Per questo, però, servono due cose: una fonte di ossigeno (in aria, di fatto è un ossidante molto pericoloso) e una di materiale da bruciare (lipidi/grassi, carboidrati o proteine).
    In ogni caso, il problema principale di una reazione spontanea come la creazione d'acqua è che l'energia rilasciata è davvero tanta, e quindi si deve cercare di ammortizzare nel tempo l'assorbimento di energia. Gli organismi biologici più evoluti hanno un'efficienza energetica del 40%, ed è comunque più di quello che noi siamo in grado di fare con le macchine. Chiudo l'OT, volevo solo rispondere a quella domanda.

    P.s. la legge di conservazione della massa non decade perché quel "niente si crea né si distrugge ma tutto si trasforma" non è la legge di conservazione della massa ma quella di conservazione dell'energia (prima legge della termodinamica). La massa è una forma di energia, nel caso dell'annichilimento tra materia e antimateria la massa si converte per intero in energia conservata sottoforma di radiazione elettromagnetica (fotoni)

    P.s. 2 il fuoco che brucia è ovviamente una reazione chimica ma non nucleare, non è una fusione. Si tratta di una reazione di ossidazione

    Inviato dal mio XT1032 usando Androidiani App
    Ultima modifica di Skald; 12-04-14 alle 15:03
    The future belongs to the few of us still willing to get our hands dirty

  8. #27
    Androidiano VIP L'avatar di N1m0Y


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    @Skald

    Grazie sei stato molto esaustivo


    http://www.media.inaf.it/2014/03/24/...sone-di-higgs/
    Non risponderò in PM a richieste di aiuto sul modding. C'è il forum per questo, se usato correttamente.
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  9. #28
    Androidiani Power User L'avatar di Crotan


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    Quote Originariamente inviato da Dionysus Visualizza il messaggio
    Alcune teorie ipotizzano che potrebbe finire molto prima per l'emanazione di raggi gamma ed X di una pulsar ad anni luce da noi, oppure per la collisione della galassia accanto alla nostra con la quale facciamo parte del sistema binario. In poche parole: ci uniremo in un unica enorme galassia se si raggiunge una massa critica non troppo elevata oppure, se la massa critica è davvero troppo elevata, un enorme condensamento di materia, seguita da un'esplosione formerà una nuova galassia ex novo.
    Parliamo di un'argomento alla volta. Visto che le hai citate cominciamo con le pulsar, visto che non ne avevamo parlato precedentemente.

    Le pulsar sono stelle di neutroni (quindi valgono gli stessi processi di formazione che ho già spiegato) ed hanno un raggio molto piccolo (nell'ordine di poche decine di chilometri) ma una densità estremamente alta. Sono corpi formati, come suggerisce il nome stesso, da neutroni poichè la forza gravitazionale ha prevalso su quella elettronica facendo interagire gli elettroni coi protoni, dando vita ai neutroni, appunto. Le pulsar ruotano molto velocemente su sè stesse perchè mantengono il momento angolare iniziale. Inoltre, emettono pulsazioni ad intervalli molto regolari. Il periodo di impulsi cambia da pulsar a pulsar ma maniente comunque una soprendente regolarità. Per fare un esempio, nella Nebulosa del Granchio nel 1968 fu scoperta una stella pulsante (è la stessa cosa che dire pulsar) che emetteva impulsi 30 volte al secondo! Dal momento che le pulsar hanno un intensissimo campo magnetico esso è in grado di far spiraleggiare i rimasugli di particelle cariche (situati superficialmente) e questa energia può sfuggire soltanto dai poli sotto forma di onde elettromagnetiche e raggi x. Tuttavia, per poter accelerare le particelle la pulsar sottrae energia al suo moto di rotazione, quindi col passare del tempo ruoterà sempre più lentamente.

    Parlando invece di scontri galattici è noto che la nostra Via Lattea tra circa 4 miliardi di anni entrerà in collisione con la galassia a lei più vicina: Andromeda. Questo perchè anche se l'Universo si sta espandendo la locale forza gravitazionale tra i gruppi locali è più forte della velocità espansionistica e quindi si verificano questi scontri. Questi scontri non sono poi molto catastrofici per noi (ammesso che tra 4 miliardi di anni esista ancora l'Uomo e/o la Terra), nel senso che non si verificheranno collisioni apocalittiche tra stelle perchè la distanza che intercorre tra una stella e l'altra è talmente elevata che la probabilità che si verifichino queste collisioni è molto bassa. Più che altro si verificano dei miscugli tra le varie nubi di gas presenti all'interno delle galassie che possono riscaldarsi e condensarsi, dando il via alla formazione di nuove stelle. Ci sono comunque anche delle alterazioni fisiche delle galassie stesse. Ad esempio, se la massa di una delle due è molto inferiore alla seconda galassia allora si verificherà il cosiddetto Cannibalismo galattico, dove la galassia più massiccia assorbe quella più piccola. In altri casi le galassie si attraversano (come un fantasma per intenderci) mentre in altri casi ancora lo scontro può sconvolgere la struttura della galassia e conseguentemente la sua forma.

    Quote Originariamente inviato da N1m0Y Visualizza il messaggio
    @Dionysus

    Hai visto le mie ultime perplessità all'ultimo post della pagina precedente?

    Inoltre ho un altra domanda.... La vita, secondo me, nasce dall'unione di alcuni elementi in condizioni particolari di temperatura/pressione.... Se questo è vero in un futuro non molto lontano sarebbe realmente possibile creare la vita su pianeti dove non è presente? Basterebbe innescare un processo a catena che combini gli elementi necessari alla formazione della vita.... Come il progetto Genesi in Star Trek... Ovviamente dovrebbe essere un pianeta con caratteristiche simili alla terra.... Gli elementi sono gli stessi in tutto l'universo quindi direi che quando la conoscenza umana arriverà ad avere il totale controllo sugli elementi la cosa sarà realmente fattibile.... Che dite?
    Quello che dici si chiama Terrificazione e significa riprodurre le condizioni che abbiamo sulla Terra in un'altro pianeta. Attualmente ci sono voci che asseriscono che ciò avverrà tra qualche decina di anni su Marte e personalmente non la vedo una cosa impossibile, anzi, sono convinto che un giorno l'Uomo arriverà a mettere piede su Marte, come è stato fatto sulla Luna.

    La Vita può svilupparsi soltanto in particolari condizioni che permettano a degli organismi semplici di evolversi nel corso degli anni sino ad arrivare alla formazione di organismi via via più complessi, come gli esseri Umani. Per capire cosa serve per poter far sviluppare la Vita è necessario capire come si sia creata sul nostro pianeta. L'età della Terra è stimata tra i 3 e i 5 miliardi di anni (sui testi viene riportato spesso 4,5) ed inizialmente era assolutamente inabitale in quanto non era altro che una palla di fuoco con elementi presenti perlopiù allo stato liquido. Man mano cominciò a raffreddarsi permettendo la solidificazione e, conseguentemente, la formazione dello strato più superficiale della terra, definita Crosta terrestre. Dal suolo fuoriuscivano i gas tra cui il vapore acqueo che come sappiamo bene condensandosi si trasforma in acqua liquida. Ad accrescere la quantità di acqua vi furono le comete. Questi oggetti, signori miei, si ritiene che abbiano portato numerosissime quantità di acqua e molecole organiche che hanno poi dato il via al processo di formazione della vita. Infatti attualmente si stanno facendo dei studi tramite sonde sul materiale presenti in questi oggetti. Tornando alla Terra, i gas che fuoriuscivano dal suolo formarono anche l'atmosfera. Esistono quindi delle teorie contrastanti circa la formazione della vita sulla Terra. La prima afferma che si sia sviluppata autonomamente dagli oceani mentre l'altra si pensa che i composti organici presenti nelle comete abbiano appunto scaturito la nascita della vita (Panspermia). Esiste anche una teoria che afferma che la Vita sia nata dalle pozze di brodo primordiale (soluzione di acqua calda ed altre sostanze) nella quale gli amminoacidi si sarebbero scontrati casualmente formando le prime molecole organiche, che evolvendosi diventavano sempre più complesse. C'è da tener presente anche una cosa fondamentale: la Terra si trova alla distanza giusta dal sole (precisamente 148.810.350 km)! Le conseguenze sono delle temperature accettabili e conseguentemente la possibilità di avere acqua allo stato liquido. In ogni sistema solare c'è una zona chiamata abitabile. Nel nostro sistema è la porzione che va dalla Terra a Marte. Se fossimo più vicini le temperature sarebbero più alte e l'acqua evaporerebbe, più lontani ed essa ghiaccerebbe. Sebbene l'acqua sia diffusa sopratutto nelle comete sottoforma di ghiaccio, trovarla allo stato liquido è difficile e per essere a questo stadio il pianeta deve trovarsi nella zona abitabile, illustrata precedentemente.

    Tuttavia, molti scienziati sostengono che la Vita possa avere origine anche in luoghi estremi, come le Lune di Giove e Saturno, dove le temperature sono decisamente basse. I satelliti presi in considerazione per la possibilità di sviluppare la vita sono Io, Europa e Ganimede per Giove e Encelado per Saturno. Quindi per la formazione della Vita è fondamentale avere una fonte di energia (nel nostro caso è il cibo), l'acqua (presente sottoforma di ghiaccio nelle comete) e un'atmosfera che protegga dalle radiazioni provenienti dall'Universo.

    Skald, complimenti per la spiegazione esaustiva.
    Ultima modifica di Crotan; 13-04-14 alle 20:57

  10. #29
    Androidiano VIP L'avatar di N1m0Y


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    Guardate questa risposta dell'utente FalcoOrebilit alla domanda:

    "Niente si può creare dal nulla, e allora da dove è uscito l'universo?Non credo in dio, penso che sia solo una storiella di fantasia.…altro"


    Risposta:
    "Allora la tua domanda viene spesso posta ed io ho risposto diverse volte a questa domanda ...se ti copio una mia risposta precedente ??? Tanto L'universo non è cambiato nel frattempo ( nè è cambiato la mia conoscenza ) .La tua frase Verissima nella fisica Classica ( Niente si può creare dal nulla ) ma non è vera nella Meccanica Quantistica ( ma non è facile accettarla neanche per me !! ) . ----------------------------------------------------------- . Secondo il modello classico del Big Bang, al tempo zero, cioè all'atto della nascita, la densità, la curvatura dello spazio-tempo e la temperatura dell'Universo dovevano avere valori infiniti, e ciò, come è facile capire, è un'assurdità. In realtà è la trattazione matematica delle equazioni di Einstein applicate alla situazione iniziale dell’Universo che porta a questa conclusione, e mette in luce semplicemente il fatto che il modello classico del Big Bang non è affidabile quando si tenta di applicarlo a situazioni molto lontane da quelle per le quali è stato elaborato. Ora non rimane che compiere l'atto supremo: spiegare l'origine vera e propria dell'Universo. E' chiaro, a questo punto, che se vogliamo rimanere all'interno di un discorso rigorosamente scientifico dobbiamo immaginare che l'Universo sia sorto senza effetti miracolosi o l’intervento divino. Ma da dove avrebbe potuto venire fuori l’Universo se esso, per definizione, è tutto ciò che esiste? Il fisico-matematico di origine inglese, Stephen Hawking, una delle massime autorità del settore, sostiene che è possibile immaginare una creazione di materia e di energia dal nulla, senza che con ciò siano violate le leggi della fisica. Il principio di cui si parla fu formulato dal fisico tedesco W. Heisenberg e prende il nome di «principio di indeterminazione». Esso asserisce che in natura non esistono leggi così ferree da non poter essere violate in nessun caso. Perfino la forza di gravità che è la forza che agisce rigorosamente sui corpi vincolandoli fra loro, potrebbe, in qualche caso, venire disattesa. Ora, come una particella del tipo dell'elettrone o del fotone potrebbe comparire all'improvviso in un luogo dove, secondo le leggi classiche della fisica, non dovrebbe trovarsi, allo stesso modo il nostro Universo primordiale, il quale al momento della nascita doveva essere fra l'altro di dimensioni molto più piccole di quelle delle attuali particelle subatomiche, potrebbe benissimo essere comparso dal nulla senza violare le leggi della Meccanica Quantistica. Tuttavia, anche ammettendo la comparsa dell'Universo dal nulla sotto forma di particella quantistica, nella frazione di secondo che va dal tempo t=0 al tempo t=10^-43 s, esso avrebbe comunque vissuto una fase misteriosa, detta «Era quantistica» o «Era di Plank» (dal nome del fisico che viene considerato il padre della Meccanica Quantistica) della quale non siamo in grado di descrivere lo stato nemmeno teoricamente. I fisici non sono infatti nelle condizioni di dire ciò che potrebbe essere accaduto in quel piccolo intervallo di tempo perché non possiedono una teoria che consenta loro di descrivere il comportamento della materia in quel particolare stato fisico. Per far ciò servirebbe infatti una teoria della Relatività Generale quantistica, cioè una teoria che descriva la forza di gravità secondo le regole della Meccanica Quantistica, ma nessuno finora è riuscito a mettere insieme una teoria del genere. Per concludere possiamo dire che i fisici ritengono che l'Universo intero possa essere scaturito dal nulla, o meglio, dal vuoto quantistico, perché esisterebbe un principio fondamentale di natura che potremmo chiamare «principio di casualità» o «principio di imprevedibilità» secondo il quale il nulla in assoluto non esisterebbe. Anche quando non vi fosse materia, non vi fosse energia, non vi fosse né tempo, né spazio, sussisterebbe tuttavia una diffusa e astratta "potenzialità", la possibilità cioè che all'improvviso e senza motivo possa comparire qualche cosa dal nulla. Il nulla, all'interno della teoria quantistica, non deve quindi essere ritenuto assenza di ogni cosa, ma piuttosto una "condizione particolare" del Cosmo, un ambito privo di spazio e di tempo, in cui potrebbe succedere un evento improvviso e imprevedibile, come ad esempio la comparsa di una particella elementare."
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  11. #30
    Androidiano VIP L'avatar di KlaasMad


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    @Dionysus

    Hai visto le mie ultime perplessità all'ultimo post della pagina precedente?

    Se invece si incontrano due particelle identiche ma con carica opposta (materia e antimateria) si produce sempre energia ma non rimane niente dopo la reazione giusto? Quindi la teoria della conservazione della massa dovrebbe decadere:confused:

    Inoltre ho un altra domanda.... La vita, secondo me, nasce dall'unione di alcuni elementi in condizioni particolari di temperatura/pressione.... Se questo è vero in un futuro non molto lontano sarebbe realmente possibile creare la vita su pianeti dove non è presente? Basterebbe innescare un processo a catena che combini gli elementi necessari alla formazione della vita.... Come il progetto Genesi in Star Trek... Ovviamente dovrebbe essere un pianeta con caratteristiche simili alla terra.... Gli elementi sono gli stessi in tutto l'universo quindi direi che quando la conoscenza umana arriverà ad avere il totale controllo sugli elementi la cosa sarà realmente fattibile.... Che dite?
    Per quanto riguarda materia ed antimateria, al CERN hanno "estratto" così poca antimateria e gli studi sono così primitivi che ancora si sa ben poco e comunque quel che si sa, giace sotto labili certezze, checché se ne dica. L'annichilimento andrebbe a confutare le due teorie del quale parlava Skaid, quindi credo che sia impossibile ciò, al massimo si trasformerà in qualcos'altro, ma sarei un cialtrone se ti dicessi cosa, perché non ne ho idea

    Per la formazione della vita, come dice l'illustre Crotan, si parte dall'ambiente da lui descritto, ossia una palla inabitabile ricoperta d'acqua con tempeste, fuoco, caldo e instabilità e si fa sì che catene di atomi di azoto dessero vita alle prime forme di amminoacidi in un brodo, cosidetto brodo primordiale. Qualche decennio fa (se la memoria non mi inganna) hanno ricostruito la prima catena amminoacidica a base di solo azoto totalmente in laboratorio, riproducendo le condizioni geoclimatiche del periodo post formazione atmosferica. Queste catene amminoacidiche, aggregandosi tra loro, hanno portato alla formazione di proteine via via sempre più complesse e alla formazione, dall'unione di queste, di cellule molto semplici e per questo, adatte alla vita in ambiente ostico. Esse traevano vantaggio dall'energia sotto forma di calore, luce solare e magnetica date le centinaia di migliaia di tempeste che impersavano su quella palla di roccia ed acqua. I primi abitanti della terra furono i batteri, precisamente i cianobatteri, coloro che, allo stato attuare delle cose, sono ancora i responsabili della formazione del 65% dell'ossigeno totale nel mondo. L'evoluzione ha poi fatto il resto, la capacità di adattarsi di queste cellule ed il progressivo "miglioramento" dello stato climatico del nostro pianeta ha fatto sì che ceppi di questi batteri si andassero specializzando nelle varie forme di vita che oggi conosciamo.
    Le due teorie che ha esposto Crotan ossia

    Quote Originariamente inviato da Crotan Visualizza il messaggio
    La prima afferma che si sia sviluppata autonomamente dagli oceani mentre l'altra si pensa che i composti organici presenti nelle comete abbiano appunto scaturito la nascita della vita.
    sono quelle più appurate, ma spesso si commette "l'errore" di sceglierne una al posto di un'altra, mentre invece sono entrambe possibili in co-esistenza, nel senso che la vita è frutto parte di organismi cellulari autoctoni, mentre l'altra parte può essere "aliena".

    Quote Originariamente inviato da Crotan Visualizza il messaggio
    [...]
    Non quoto tutto il discorso perché si allunga il thread senza necessità.
    Quoto invece quello che dici, :gigathumbup:


    Quote Originariamente inviato da N1m0Y Visualizza il messaggio
    Guardate questa risposta dell'utente FalcoOrebilit alla domanda

    [...]
    Discorsi tecnicamente fini a sé stessi perché non essendoci una tesi, bensì teorie, se ne può parlare all'infinito senza concludere nulla. È su questo terreno di ignoranza dell'uomo che sono sorte le religioni, visto che l'ignoto spaventa ed è per questo che parlarne senza basi scientifiche significa solo ed esclusivamente procedere a chiacchiere da salotto

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