I ricercatori della Michigan State University hanno infatti ingannato il lettore di impronte digitali di Galaxy S6 in circa quindici minuti. È stata effettuata una scansione dell’impronta digitale della vittima presente sullo stesso device e poi stampata con una normale stampate ink-jet utilizzando un inchiostro conduttivo e una speciale carta, entrambi prodotti da AgIC.
L’impronta digitale così stampata è sufficiente a ingannare il lettore presente sul device, come dimostrato dal video che vi proponiamo di seguito. Lo scopo dell’esperimento, affermano i ricercatori, è quello di sensibilizzare i produttori a migliorare la sicurezza dei lettori di impronte digitali, dato che “è solo questione di tempo prima che gli hacker sviluppino innovative strategie di hacking non solo per le impronte digitali, ma anche per altri parametri biometrici che si stanno diffondendo sui dispositivi mobili (viso, iride, voce).
httpvh://www.youtube.com/watch?v=fZJI_BrMZXU