Dimensioni di Nexus 6, frammentazione e altro ancora: ecco cosa ne pensa Google

28 Ottobre 201487 commenti

Diversi dirigenti Google espongono il proprio punto di vista su alcune delle tematiche più "calde" del panorama Android e mobile in generale: le dimensioni di Nexus 6, ma anche la frammentazione, l'introduzione obbligatoria di un kill switch e la possibile fusione Android-ChromeOS.

Nonostante le sinergie tra i due team, Android e Chrome OS non diventeranno un unico progetto, almeno non a breve: Brian Rakowski, vicepresidente del product management Android, è chiaro in merito. “Non c’è motivo di cambiare nessuno dei due prodotti”, ha dichiarato nell’intervista concessa a CNET presso il quartier generale Google. Le voci in merito si erano fatte insistenti dopo che l’assegnazione di Hiroshi Lockheimer, vicepresidente dell’ingegneria per Android, alla supervisione di ChromeOS.

La discussione si è poi spostata su altre tematiche, in particolare sulle discusse dimensioni di Nexus 6: come sappiamo, il nuovo Google-phone è un phablet e questo ha lasciato interdetti molti utenti. Questa volta a replicare è David Burke, affermando che alcuni di coloro che esprimono scetticismo in merito alle dimensioni di Nexus 6, semplicemente non sanno ancora di volere un phablet:

Se dai loro un phablet per una settimana, il 50% di costoro direbbe che gli piace e che non tornerebbe indietro.

Si passa quindi a parlare di kill switch: l’implementazione di una funzionalità hardware o software che permetta di bloccare il proprio device smarrito o rubato diventerà legge dal prossimo anno in California e Google ha introdotto in Lollipop la funzionalità Factory Reset Protection, che richiede l’immissione della password del proprio account Google prima di eseguire il reset del dispositivo. Il problema è che non è una funzionalità attiva di default come richiesto dalle autorità californiane, ma Rakowski ha precisato che questo aspetto sarà curato in tempo per l’entrata in vigore delle nuove norme.

Si chiude infine con uno storico problema del panorama Android: la frammentazione software. Le novità introdotte in Lollipop serviranno a poco senza aggiornamenti software e Google vuole adottare una strategia particolare questa volta, spingendo gli utenti a richiedere gli update ai costruttori: “Vogliamo che coloro che possiedono un device con meterial design si prendano gioco degli amici che non lo hanno”, ha dichiarato Rakowski. Funzionerà?

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