I rapporti tra il colosso di Mountain View e il governo cinese non è mai stato idilliaco, con quest’ultimo che ha sempre contrastato l’espansione dei servizi Google nel paese. Negli utlimi tempi però molti avvenimenti hanno riavvicinato il nome di Google alla Cina, ultimo in ordine di tempo il legame stretto con Huawei (ormai il più grande produttore di smartphone cinese) per la creazione dell’ottimo Nexus 6P, ma non dimentichiamo anche la transazione che ha portato Motorola ad essere ceduta da Google a Lenovo per 2.9 miliardi di dollari circa.
Proprio dal boss di Lenovo, Chen Xudong, veniamo a sapere che Big G sarebbe intenzionata a riprovarci e a proporsi nuovamente come una realtà anche in Cina, e i motivi sono facilmente intuibili: si tratta di un mercato sconfinato in cui Android è il padrone indiscusso, dove ogni produttore propone il proprio store per le applicazioni e i propri servizi. Google potrebbe avere qualche difficoltà a riprendere margine viste le varie alternative a cui gli utenti cinesi sono abituati, ma si tratta di una sfida che in caso di vittoria porterebbe milioni di nuove installazioni e, più in generale, un’espansione non indifferente (per non parlare del vantaggio per noi utenti di poter acquistare telefoni già provvisti di Google Play Services e compagnia bella).
Dall”articolo del portale Tech.Sina che riporta le parole di Chen Xudong non riusciamo ad avere notizie su una data o un periodo dell’anno in cui tutto questo potrebbe accadere, e questo probabilmente anche perchè non sarà affatto facile, tra ostacoli burocratici e infrastrutturali (si è parlato addirittura di creare una versione “dedicata” del Play Store per non contravvenire alle dure restrizioni cinesi riguardo internet e affini). Se son rose fioriranno…