OnePlus ci spiega come OnePlus 2 riesce a tenere a bada Snapdragon 810

2 Ottobre 201521 commenti

La scelta, da parte di OnePlus, di utilizzare il problematico chip Snapdragon 810 su OnePlus 2 aveva in origine suscitato molte perplessità, ma a quanto pare il device riesce a contenere i bollenti spiriti del SoC Qualcomm in modo piuttosto efficace. Merito del clock ridotto ma anche di alcuni accorgimenti che lo stesso produttore si è premurato di illustrare.

Come riportato sul forum ufficiale, OnePlus ha infatti implementato una serie di accorgimenti volti a evitare il surriscaldamento, con conseguente thermal throttling, di Snapdragon 810.

H-Cube ( o Heat Consideration Core Control) – Questa prima soluzione si basa su tre principi chiave:

  1. Attivazione dinamica dei core in base al carico di lavoro e alla posizione fisica dei core, elemento che aiuta a bilanciare i carichi e mantenere la dissipazione termica a livelli ideali.
  2. Lo spostamento dei carichi di lavoro tra i vari core aiuta a massimizzare l’efficienza secondo l’idea del Core Heat Circulation
  3. L’implementazione di Core Cold Room aiuta a spingere il calore da aree più calde del chip a zone più fresche, laddove il calore può essere dissipato

Thermal-Aware Scheduler – Di solito, in situazioni di alto carico, i core meno potenti restano inattivi, lasciando tutto il lavoro ai core più potenti, cosa che provoca surriscaldamenti e rallentamenti: il TAS si occupa di bilanciare i carichi di lavoro tra le due tipologie di core, evitando rallentamenti e migliorando la durata della batteria.

Slow Motion Scheduling Group – Questo accorgimento si occupa di limitare il numero di app attive in background, dando la priorità a quelle realmente utilizzate dall’utente e ibernandone il resto, evitando che i core restino attivi inutilmente, a tutto vantaggio delle temperature e della durata della batteria.

Loading...
Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com