Qualcomm: lo Snapdragon 820 aiuterà nella guerra contro i malware, ecco come

1 Settembre 201511 commenti

Qualcomm ha bisogno di riscattarsi, è ormai certo: dopo il criticato Snapdragon 810, gli investitori hanno perso fiducia nell'azienda, addirittura costretta a ridurre il suo organico, pertanto è certo che il lavoro che gli ingegneri della casa americana stanno svolgendo sul prossimo SoC di punta della società sia scrupoloso e metodico.

Oggi andiamo ad analizzare un aspetto del suddetto System on Chip, dal nome in codice Snapdragon 820, ovvero la sua capacità di dar battaglia ai numerosi malware che purtroppo sempre più spesso si intrufolano nei nostri device.

Sia chiaro: parecchi chip sono dotati di Smart Protect, sostanzialmente un “controllore”, che, collegandosi ad una banca dati online, scandaglia il nostro device da cima a fondo (in background), cercando software potenzialmente dannoso, ma la punta di diamante americana non lavorerà in questo modo.

httpvh://youtu.be/NQUDGGuqzb0

Il funzionamento sarà il seguente: superato il controllo di Smart Protect, l’SoC si renderà conto se alcune app si comportano in maniera sospetta, inviando SMS di nascosto, o aprendo determinate pagine web, segnalandole poi all’utente o, in alcuni gravi casi, bloccandole definitivamente.

Insomma, con questo Snapdragon 820 ne vedremo delle belle, non trovate?

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