Smartphone in stallo? Si cercano idee per il rilancio

6 Marzo 201485 commenti

Se dovessimo fare mente locale e pensare un momento a quale sia l'ultima "reale" novità inserita negli smartphone, a cosa faremmo riferimento? Se parliamo di design forse i phablet, degli smartphone con lo schermo maxi, o dei "mini-tablet". L’unica vera nuova funzionalità? Forse il riconoscimento biometrico dell’iPhone 5S, o il sensore per il battito cardiaco del Galaxy S5. Ma sono queste features davvero utili? Possiamo davvero paragonarle alle innovazioni che avevano interessato l'uscita dei primi smartphone?

diciamo addio all’innovazione smartphone?

Il tempo passa, il primi smartphone sono apparsi da più di 6 anni, i telefoni si diffondono nel mondo, al punto che i mercati a cui guardare non volgono a occidente. In Europa, in Usa, ma anche in Cina si rallenta il commercio, la saturazione si avvicina lentamente e i mercati emergenti non possono da soli reggere il peso di un crollo.
Sorge allora lecita la domanda fatale: Quando vedremo, quando apparirà finalmente un dispositivo in grado di sbaragliare il mercato con la stessa frenesia e potenza che aveva caratterizzato l’iPhone nella sua prima uscita? Una domanda che ormai serpeggia tra gli utenti e tra i consumatori, e che apparentemente, i produttori non si pongono minimamente, o meglio, forse non vogliono darlo a vedere. I problemi più grandi riguardano lo smaltimento delle scorte, il fronteggiare la crisi e accontentare gli azionisti che ansimano sul collo delle industrie.
Lo smartphone è indubbiamente il nuovo centro digitale per l’uomo. Il computer sta pian piano venendo surclassato dalla tecnologia portatile, e dalla sua estrema comodità.
Eppure, dietro i grandi numeri pubblicati, c’è inquietudine: mentre ogni nuovo dispositivo viene immesso nel mercato con un’apparente moltitudine di “must have” features, quello che appare ai nostri occhi è che il termine “Innovazione” sia stato sostituito con “blanda iterazione“.
Di conseguenza sembra che l’entusiasmo iniziale che riguardava la tecnologia mobile, si sia inesorabilmente spostato verso le tecnologie indossabili, come I Gass di Google, o i vari tentativi di accensione dell’entusiasmo per gli smartwatch.

Innovation.

Questo è davvero un peccato, in quanto ci sono ancora parecchi problemi da risolvere, così come tante sono le idee che si possono avere per rilanciare il settore.
Ed ecco che dopo un’edizione probabilmente tra le meno esaltanti del Mobile World Congress, emergono quattro spunti di riflessione su cui la comunità del web ha portato l’attenzione:
Oltre la mattonella

Il design a “piastrella del bagno” è la massima espressione degli smartphone. Dal primo iPhone all’ultimo della banda degli androidiani il filo conduttore è sempre lo stesso. Cosa c’è, allora, oltre la mattonella? Lg attenta un cambiamento: rendere curvo, ergonomico, lo smartphone. Basterà a far cambiare espressione agli appassionati?  Lo possiamo davvero considerare un “Must Have“?

 Ottenere finalmente i pagamenti via smartphone

Giocare, sì, va bene. Socializzare, leggere i messaggi, chattare, ascoltare la musica, scattare le foto e vedere film e video. Ma vogliamo aggiungere qualcosa di più succulento al piatto? Tutti i giorni sono costretto a portarmi dietro un portafoglio pieno di pezzi rettangolari di plastica con pochi kilobyte di dati, non criptati e facilmente smarribili, su di essi: le carte di credito. Certo, sono molto più intelligenti di quelle di una volta, ma tutte queste carte ancora occupano molto più spazio nel portafoglio di quanto una applicazione non ne occupi sul mio smartphone. La tecnologia è (abbastanza) a posto e, allora, andiamo oltre lo stallo in cui operatori telefonici, società di intermediazione bancaria e produttori rimangono perché non vogliono cedere l’esclusiva ai concorrenti.

 Collaborazione?

Gli smartphone sono delle entità solitarie. Al massimo dialogano con i Tablet della loro stessa famiglia. Troppi ancora i limiti di compatibilità tra dispositivi simili, difficile immaginare un dialogo con dispositivi differenti dal proprio modello o OS. Apple ha un ottimo servizio di Cloud ma, appunto, è solo Apple. Se ci stiamo dirigendo verso un mondo in cui tutto è indossabile e “on-line”, connesso all’intelligenza collettiva dal nome “Internet”, è ora di prendere seriamente in mano la questione e affrontarne le conseguenze.

A caccia di Corrente!

battery

La peggiore apocalisse zombie non è paragonabile alla famelica caccia alla corrente che interessa il mondo smartphone (non so voi ma nella mia università per aggiudicarsi un tavolo con annessa presa elettrica bisogna letteralmente appostarsi). Nonostante le innovazioni, sembra che la batteria sia rimasta in ogni caso l’ultima ruota del carro.  E allora che fare? Per un problema che riguarda soprattutto lo spazio (non si può puntare alla miniaturizzazione e pretendere un’autonomia maggiore con le tecnologie attuali), uno spiraglio può essere solo la modularizzazione delle componenti. Solo uno smartphone dal design a blocchi permetterebbe la sostituzione delle componenti tramite upgrade, in tempo reale a seconda delle esigenze del momento.

Detto questo, sono davvero curioso di sapere quali siano le caratteristiche dello smartphone perfetto, secondo voi!
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