In particolare, sono ormai celebri le famose alette in grafite inserite da Xiaomi, che potete vedere nelle immagini seguenti, per dissipare efficacemente il calore prodotto da Snapdragon 810 senza che il temuto thermal throttling entri in funzione. Andando più in profondità, c’è da notare la presenza di pasta termoconduttiva sul SoC, una soluzione tipicamente utilizzata su PC.
Per il resto, Mi Note Pro non sembra troppo complicato da smontare: la cover posteriore si rimuove con una ventosa e all’interno la colla è quasi totalmente assente. L’unico componente che potrebbe creare qualche grattacapo sembra essere proprio il dissipatore.