Xiaomi Redmi Note 3 Pro: la recensione

1 Maggio 201651 commenti

Dopo il successo riscosso da Redmi Note 3 che offriva qualità degne di nota ad un prezzo veramente contenuto, Xiaomi vuole esagerare lanciando Redmi Note 3 Pro con processore Qualcomm e fotocamera da 16 Megapixel.

La mossa è certamente molto azzardata e vedrà con buone probabilità scomparire l’ormai “passato” Note 3 che, pur essendo ottimo sotto tutti gli aspetti in relazione al prezzo inferiore ai 200€, lamentava qualche incertezza lato software dovute al processore Mediatek Helio X10 che, pur essendo uno dei migliori nel suo settore, non fa certo i miracoli.

Xiaomi Redmi Note 3 Pro è esattamente lo stesso smartphone ma con processore Qualcomm Snapdragon 650 a 6 core con 1.8Ghz di frequenza e GPU Adreno 510 e fotocamera da 16MP con apertura di f2.0 e autofocus con phase detection.

Invariate dunque le altre specifiche e caratteristiche estetiche che lo vedono composto da una scocca unibody in alluminio molto semplice e leggera che favorisce l’utilizzo anche con una sola mano pur non essendo uno smartphone di piccole dimensioni. Sulla parte posteriore del dispositivo troviamo la nuova fotocamera da 16 Megapixel con flash a duo-tone poco sopra al sensore per le impronte digitali che opera in maniera veramente rapida e precisa in tutte le circostanze. Più in basso è presente lo speaker e una piccola sporgenza che aiuta l’audio a non risultare ovattato in caso di posa su superfici piane.

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Sul lato destro troviamo gli unici pulsanti fisici di questo Remi Note 3: il bilanciere del volume e il tasto accensione. Su quello sinistro, invece, è presente lo slot per l’inserimento della SIM.

Il lato inferiore comprende solamente la porta micro USB e il primo microfono. Il secondo è posizionato in alto di fianco all’uscita audio jack da 3.5 mm e al sensore IR.

Anteriormente troviamo il display da 5.5 pollici Full HD IPS accompagnato da una fotocamera da 5 megapixel e da un LED RGB. In basso sono presenti tre tasti soft touch serigrafati e retroilluminati questa volta in maniera uniforme e precisa.

Di seguito le specifiche tecniche complete.

Sistema operativo Android 5.1.1 Lollipop
Processore Qualcomm Snapdragon 650 esa-core a 1.8Ghz – Quad-core 1.4 GHz Cortex-A53 & Dual-core 1.8 GHz Cortex-A72
RAM 2/3 GB
Memoria 16/32 GB non espandibile
Display 5.5 pollici IPS LCD
Risoluzione Full HD 1980 x 1020 pixel  (403 ppi)
Fotocamera posteriore 16 MP
Fotocamera anteriore 5 MP
Batteria 4000 mAh
USB 2.0
Dimensioni 150 x 76 x 8.7 mm
Peso 164g
Tipologia SIM Dusl SIM – Micro

Display

Xiaomi Redmi Note 3 Pro monta lo stesso pannello 5.5 pollici con risoluzione Full HD e una densità di pixel pari a 403 ppi del precedente modello. Buoni gli angoli di visione in particolarmente sull’asse verticale (orizzontale in landscape) così come la resa dei colori. Ottima la visibilità alla luce diretta del sole anche se la regolazione automatica della luminosità riamane un po’ lenta.

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Fotocamera

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La fotocamera è uno dei componenti che è variato in questo Redmi Note 3 Pro anche se non si sono ottenuti risultati molto migliori pur passando da 13 a 16 Megapixel. Gli scatti sono buoni nella maggior parte delle circostanze, complice anche la presenza della modalità HDR che aiuta anche nelle situazioni di scarsa luminosità dove rimane però veramente eccessivo il rumore.

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Molto rapida la messa a fuoco automatica grazie al phase detection. Il software offre – come da tradizioni Xiaomi e, nel dettaglio, MIUI – le impostazioni rapide di HDR e Flash nella schermata di scatto (oltre allo switch alla registrazione video e alla fotocamera frontale), ma integra più a sinistra un menu ricco di impostazioni quali la modalità manuale (anche se è possibile gestire solamente ISO e bilanciamento dei bianchi).

Software

Xiaomi Redmi Note 3 Pro viene venduto con a bordo Android 5.1.1 accompagnato dall’interfaccia utente MIUI 7 non certo leggera per quanto riguarda le modifiche apportate ad Android stock, ma che stupisce in fluidità grazie al nuovo processore Qualcomm che, anche con “soli” 2GB di RAM impedisce il minimo impuntamento.

Dalla schermata di blocco è possibile accedere in modo rapido al dialer (anche se l’icona – un pallino – non è molto intuitiva) e alla fotocamera con uno swipe rispettivamente verso destra e verso sinistra. Trascinando invece in alto si viene riportati alla Home principale del dispositivo che è anche l’unica raccolta di applicazioni in quanto è assente l’App Drawer; purtroppo (personalmente) dovrò abituarmi a questo perché pare proprio che Android N eliminerà il menu delle App e già LG con il suo G5 ha provveduto a rimuoverlo. Personalmente sono un maniaco dell’ordine sul mio cellulare e avere tutte le applicazioni “sparse” o ordinate manualmente e non alfabeticamente mi da un po’ da fare.

La barra delle notifiche offre ben 21 toggle rapidi selezionabili dalle impostazioni oltre al selettore per la luminosità e il controllo per il player multimediale.

Accedendo alle impostazioni del dispositivo possiamo notare la personalizzazione del display dove è possibile calibrare il tono dei colori e la quantità del contrasto. Pur non essendo uno smartphone eccessivamente grande è presente la funzione per l’utilizzo con una mano sola che offre inoltre la possibilità di ridimensionamento a 4,5″, 4″ o 3,5″ ed è attivabile con uno swipe sui pulsanti soft touch. Questi ultimi sono inoltre personalizzabili per quanto riguarda la pressione prolungata.

Presente inoltre la classica applicazione Sicurezza che unisce praticamente le funzioni di antivirus, firewall, cleaner e energy saver. Il tasto centrare “Verifica” effettua una rapida analisi del sistema cercando di individuare file temporanei o non utilizzati, applicazioni che consumano molta batteria e altre ottimizzazioni possibili. Personalmente preferisco muovermi da solo in questa applicazione e selezionare volta per volta cosa “killare” brutalmente e cosa no: per fare ciò si inizia dall’icona Pulizia che va appunto a rimuovere file non utilizzare dal sistema per liberare spazio. Proseguendo incontriamo Utilizzo dati che monitora l’attività della rete mobile e Blacklist per bloccare certi numeri indesiderati.

Le impostazioni relative alla batteria le vedremo poco più avanti in un paragrafo dedicato in quanto le possibilità offerte da MIUI sono veramente tante e molto interessanti.

Proseguendo con le ultime due voci incontriamo Antivirus che cerca file dannosi suddividendoli in Virus e Rischi e, infine, Permessi. Tramite quest’ultima è possibile impostare le applicazioni con avvio automatico e i singoli permessi di esse, utile per tenere sotto controllo a cosa (e quando) possono accedere le app installate sul nostro dispositivo anche se a volte in modo un po’ troppo invasivo: di default nessuna app Google o non Google che si ha l’avvio automatico all’accensione (niente email push, chat ecc.. ad esempio) ma è sufficiente impostarlo.

Non manca lo store molto ricco di Temi e le applicazioni multimediali proprietarie di Galleria, Musica e Video. Troviamo inoltre un buon client email, la radio FM e un file manager preinstallato oltre alla bussola e allo scanner di codici a barre.

Batteria

La batteria rimane da ben 4000 mAh in un form factor tutto sommato piccolo riesce a garantire a questo Redmi Note 3 Pro un’ottima autonomia anche con uso intenso grazie anche all’ottima gestione effettuata dal software che offre diverse modalità di risparmio energetico (forse fin troppe) più o meno invasive. L’utilizzo quotidiano anche intenso è garantito fino a sera inoltrata senza problemi; non escludo che un uso molto parsimonioso arrivi (magari non per lavoro o gioco) anche a due giorni pieni. Il nuovo processore non incide praticamente in nessun modo sull’autonomia complessiva del dispositivo.

Lato software è possibile impostare dei profili personalizzati nei quali si può settare con precisione il funzionamento di praticamente ogni componente del dispositivo in relazione a quanto vogliamo risparmiare. Possiamo decidere di fissare la luminosità ad una certa percentuale, bloccare le reti, la sincronizzazione o i suoni oltre a bilanciare l’uso della CPU semplicemente attivando un profilo.

Il battery saver lo troviamo anche su molti altri dispositivi e, integrandosi con l’opzione descritta poco sopra, consente di selezionare automaticamente un profilo al raggiungimento di una data percentuale di batteria.

E’ inoltre possibile decidere quale profilo attivare ad un certo orario per mettere magari a completo riposo il dispositivo durante la notte automaticamente.

Conclusioni

Xiaomi Redmi Note 3 Pro è dunque una variante “pompata” di Redmi Note 3 che convince ancora di più per l’estrema fluidità del sistema; peccato che il miglioramento non si sia visto così ampiamente anche sul comparto fotografico. Si conferma comunque un dispositivo di fascia medio alta che offre caratteristiche e prestazioni molto buone ad un prezzo veramente contenuto anche nella versione base da 2GB di RAM e 16GB di memoria interna: è disponibile infatti su MyEfox a questo indirizzo.

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