“Android è stato progettato per la pirateria” parola di uno sviluppatore iOS

26 Luglio 2012179 commenti

Un celebre sviluppatore scozzese, Matt Gemmell, autore per un sito Apple e di pubblicazioni come MacFormat e Tap!, ha scritto un lungo post sul proprio blog dal titolo "Android was designed for piracy from the ground up" nel quale ha criticato Google proprio per la realizzazione di Android in maniera tale da favorire la pirateria per le applicazioni. In particolare egli dice che l'architettura open del nostro amato robottino verde ha reso facile per gli utenti l'accesso ad app pirata.

L’anima open di Android avrebbe permesso il prolificare e quindi l’accesso degli utenti ad applicazioni malevole e quindi alla pirateria, senza il bisogno di richiedere permessi di root o effettuare un “jailbreak” in caso di sistema iOS.

Gemmell sostiene che:

“Fai una ricerca su internet di copie di applicazioni pirata, dopo le copi all’interno del dispositivo (regolarmente unrooted, non jailbreak) e le lanci. Il sistema Android è progettato dalle radici in modo tale da favorire la pirateria. Perciò la sua esistenza non è una sorpresa ma è qualcosa di inevitabile.”

Per migliorare questa situazione il celebre sviluppatore iOS (speriamo non di parte) sostiene che Google dovrà bloccare Android in qualche misura in modo tale da rendere più difficile per tutti gli utenti il furto di software. Se ciò non accadrà è inevitabile che lo sviluppatore sarà maggiormente interessato da altre piattaforme anche se la richiesta degli utenti è alta.

Egli conclude dicendo quanto segue:

“Ci deve essere un flusso di entrate. Non si può attendibilmente avere quel flusso di entrate se la piattaforma stessa e la filosofia dietro di essa danneggiano attivamente il commercio. Se si desidera una piattaforma commercialmente valida per sviluppatori di software di terze parti, bisogna bloccarla. “

Paradossalmente il problema evidenziato da Gemmell è presente in Android quanto in iOS, poichè anche se nella piattaforma di Google i permessi per accedere a market alternativi e quindi a copie pirata di applicazioni è più facile, sulla piattaforma Apple un semplice jailbreak di un paio di minuti porta allo stesso risultato.

L’utente che in cerca di applicazioni gratuite, intenzionato a non spendere anche pochi centesimi, ricorrerà sempre a copie pirata di qualsiasi applicazione, sia su Android che su iOS. Questo è il mio pensiero e penso che l’utente pirata, che vuole risparmiare, non esiste solo nel primo e non è talmente assente in iOS da indurre gli sviluppatori ad abbandonare il sistema di Google.

Ciò che potrebbe portare maggiormente sviluppo dall’altra sponda è solamente un maggiore profitto che riesce a portare l’App Store di Apple, con un gran numero di applicazioni a pagamento rispetto a quelle gratuite (l’inverso nel Google Play Store). Ovviamente questi sono pochissimi dei tanti aspetti che influenzano il mercato delle applicazioni mobile.

Qual è il vostro pensiero?

 

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