ABI Research: Google deve cercare di riprendere il controllo di Android

6 Aprile 201318 commenti

Diversi anni fa, Google decise di produrre un sistema operativo open source, Android, non tanto come gesto altruistico, ma per portare più profitti all'azienda. La natura "free" ha permesso ad altre realtà come Amazon e Samsung di progettare versioni modificate del sistema da installare sui propri device. Con il lancio del nuovo Facebook Home, la situazione pare essere lentamente sfuggita di mano all'azienda di Mountain View.

Per chi non avesse seguito la presentazione, ricordiamo che Facebook Home è un’applicazione scaricabile gratuitamente dalla rete, che sostituisce in sostanza moltissime funzioni di Android, quando parallelamente sullo smartphone è sempre installata l’ultima versione del sistema operativo.

La questione è ora molto importante, Google deciderà di prevenire che sviluppatori di terze parti possano allontanare il progetto da quanto creato originariamente, oppure non opporrà resistenza?

L’analista di ABI Research Aapo Markkanen si aspetta che Google eserciterà la patria podestà per riaffermare il controllo sulla piattaforma, anche se non potrà mai arrivare a rendere il sistema operativo proprietario.

La situazione pare essere decisamente preoccupante dal punto di vista di Google, soprattutto dopo il lancio di Facebook Home.

 

E’ ora che l’azienda inizi ad esercitare un maggiore controllo su Android. E’ improbabile che diventi proprietario, tuttavia su molti livelli è possibile rimuovere determinate libertà.

 

Innanzitutto si potrebbe vietare di pubblicare su Google Play determinati launcher o prodotti che andrebbero a modificare la natura di Android, oppure investire in partnership esclusive che offrirebbe al partner l’accesso al codice delle nuove versioni del sistema operativo e molto altro.

Voi che ne pensate? Come si dovrebbe comportare Google?

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