Il noto sito tecnologico infatti ha investigato sulla faccenda, scoprendo che gli unici dispositivi che non alterano le loro prestazioni nei benchmark sono i Nexus e i Motorola nati dalla partnership con Google.
Samsung però sembra essere la casa che si è spinta più in là di tutte, alterando anche le frequenze della GPU in determinate applicazioni (AnTuTu, Quadrant ecc.).
Il consiglio, che ovviamente molti di voi già conoscono, è quello di non affidarsi dunque ai test benchmark prima di comperare un nuovo smartphone o tablet, ma di farsi un’idea sull’ottimizzazione della UI del device da acquistare, e, possibilmente, di tener conto delle opinioni di chi già lo ha provato.