Burke ha infatti parlato molto di una feature, denominata Play Auto Installs, che permetterà agli utenti di rimuovere tutto il bloatware di un dispositivo (ovviamente anche non-Nexus), costituito dalle molteplici (e spesso inutili) applicazioni di cui un’azienda (qualcuno ha detto Samsung?) dota i propri terminali per offrire servizi aggiuntivi agli acquirenti.
La realtà è che spesso questi servizi aggiuntivi sono poco utilizzati, e non fanno altro che occupare spazio sullo smartphone in questione, pertanto l’arrivo di questa opzione è di certo gradito.
L’uomo ha poi asserito che gli aggiornamenti di Android, da questa versione in poi, saranno frequenti e poco pesanti, volti a risolvere un bug alla volta, e che la strategia dei prossimi anni sarà quella di rendere il sistema operativo più “premium”, così come i device della gamma Nexus.