Annunciato ufficialmente Snapdragon 820: una vera rivoluzione del concetto di SoC High-End

10 Novembre 201546 commenti

In questi attimi, sta terminando la conferenza di presentazione ufficiale del nuovo processore di Qualcomm, Snapdragon 820, a New York. Sono davvero tantissime le novità introdotte nel nuovo SoC che aspira a diventare un punto di riferimento dell'intera categoria, non solo per quanto riguarda i top smartphone, ma anche per il settore della realtà virtuale, del computer vision e tanto altro ancora. Basteranno queste novità a cacciar via il brutto ricordo di Snapdragon 810? Lo scopriremo solo in futuro, ma le premesse sono davvero ottime!


La principale novità a cui gli ingegneri di Qualcomm hanno lavorato riguarda il numero di cores, che ritornano ad essere quattro, dopo l’esperienza octa-core di Snapdragon 810. Ciò non significa però che avremo meno potenza di calcolo da sfruttare, ma anzi questa sarà persino superiore grazie ai custom cores Kyro. Questi sono appunto cores personalizzati dalla casa di San Diego,quindi interamente progettati da essa, i quali permettono di avere un cluster quad-core a 64 bit in grado di essere 2 volte più efficienti in termini di performances e consumi rispetto al precedente SoC. Per quanto riguarda il processo produttivo, in questa nuova generazione abbiamo il nuovo processo FinFET, utilizzato per la prima volta da Samsung con il proprio Exynos 7420, a 14 nm, mentre la frequenza massima di clock raggiungibile dallo Snapdragon 820 sarà 2.2 GigaHertz. Inoltre, in questa CPU viene utilizzata per la prima volta una tecnologia denominata Symphony System Manager, la quale permetterà di ottimizzare le interazioni tra il processore vero e proprio e le altre componenti fondamentali, quali GPU, DSP e la Qualcomm Spectra camera ISP, facendo risparmiare tempo e risorse energetiche.

Passando proprio alla GPU, in questo Snapdragon 820 abbiamo il debutto della nuova scheda grafica Adreno 530, in grado di essere il 40% più performante della vecchia Adreno 430 montata sullo Snapdragon 810. Un grande salto in avanti dunque per la componentistica multimediale, che sarà composta anche un’altro interessante componente come il Qualcomm Spectra Camera ISP, il quale è il modulo che gestirà i sensori fotografici, introducendo il supporto a moduli a 14 bit, che avranno quindi un più ampio spettro di colore oltre che dei toni più naturali e reali.
Nella presentazione ufficiale, hanno trovato poi spazio anche le nuove tecnologie di connettività presenti in questo Snapdragon 820. In questo caso abbiamo un modulo abilitato alle reti LTE X12, non ancora presenti in nessuna parte del mondo, ma che consentirebbe di raggiungere una velocità massima teorica di 600Mbps, mentre l’upload sarà gestito dallo standard LTE di categoria 13, il quale può raggiungere un picco massimo di ben 150 Mbps. Inoltre ci sarà finalmente il supporto per una tecnologia denominata LTE-U, a cui Qualcomm lavora fin dal 2013, la quale permetterà di sfruttare alcune piccole cellule in ambienti affollati ed angusti come aeroporti e centri commerciali. Oltre allo scontato supporto alle tecnologie VoLTE e videochiamate native in HD, avremo la presenza di un modulo Wi-Fi di ultima generazione, supportante lo standard 802.11ac 2×2 MU-MIMO, che permetterebbe teoricamente la visione di più video con risoluzione 4K in contemporanea e in mirroring su più televisioni.

Qualcomm ha poi terminato la conferenza di presentazione di Snapdragon 820 parlando del nuovo protocollo di ricarica rapida, Quick Charge 3.0, il quale avrà una velocità di carica praticamente doppia rispetto alla prima versione del protocollo e del 38% invece se rapportata alla precedente generazione. Inoltre, è stato annunciato che QuickCharge 3.0 sarà presente anche sui vari Snapdragon 820, 620, 618, 617 e 430, portando il supporto ad un massimo di 200mV per quanto riguarda la differenza di potenziale ed un range di flusso elettrico tra i 3.6V ed i 20V. Al fine di ottimizzare i consumi, Qualcomm ha poi introdotto un piccolo microprocessore in grado di gestire tutti i sensori denominato Hexagon 680, per sgombrare da carichi inutili il cluster principale ed avere attivi in ogni momento questa tipologia di componenti. Ultimissima novità riguarda poi la presenza di una soluzione, chiamata Smart Protect, in grado di tenere il nostro smartphone al riparo da software dannosi non riconoscibili con i normali antivirus, in quanto sfruttanti API non intaccate da virus.
Sulla carta questo Qualcomm Snapdragon 820 è la soluzione che potrebbe definitivamente risvegliare dall’incubo la casa di San Diego, vittima di un flop con lo Snapdragon 810. Sarà veramente così? Non dovrebbe mancare molto all’ufficializzazione dei primi terminali dotati di questo smartphone per poter giudicare, negativamente o positivamente, il lavoro svolto dall’azienda californiana negli ultimi mesi.

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