Asus promuove Zenfone Selfie con un occhio alla sicurezza

2 Ottobre 20153 commenti

Nonostante a primo acchito possa sembrare incredibile, negli ultimi anni si sono verificati più episodi di decessi dovuti ai tanto in voga autoscatti, che quelli causati da un attacco di uno squalo. Pare sia stato proprio questo il motivo che ha spinto Asus France ad accostare alla promozione di Zenfone Selfie anche un mini manuale su come scattarsi "selfie" con buonsenso.

Secondo quanto riportato dai media di tutto il mondo, muoiono più persone per lo scatto di un “selfie” che per colpa di attacchi di squali.

ASUS France ha pubblicato un piccolo opuscolo infografico per insegnare come non farsi autoscatti. Come è anche possibile osservare nell’angolo in basso a sinistra dell’immagine, non è un caso che la compagnia taiwanese produca uno smartphone dal nome “ZenFone Selfie“.

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Nel caso non vi ricordiate più le caratteristiche hardware del dispositivo, ecco le specifiche tecniche complete di Asus Zenfone Selfie:

Sistema operativo Android 5.0 Lollipop
Chipset Qualcomm Snapdragon 615 MSM8939 – GPU Adreno 405
RAM 2/3 GB
Memoria 16/32 GB interna – espandibile con Micro SD fino a 64 GB
Display 5.5 pollici con Gorilla Glass 4
Risoluzione FullHD 1080×1920 pixel, 403 ppi
Fotocamera posteriore 13 Megapixel – Dual LED dual tone
Fotocamera anteriore 13 Megapixel – Dual Flash
Batteria 3000 mAh
Dimensioni 156.5 x 77.2 x 10.8 mm
Peso 170 g
Connettività Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, BlueTooth 4.0, GPS (A-GPS, GLONASS), NFC, Accelerometro, Giroscopio, Sensore di prossimità, Bussola
Tipologia SIM Dual Micro SIM

Come si può desumere dalle caratteristiche, la nomenclatura che va ad aggiungersi a “Zenfone” è dovuta ai ben 13 Megapixel di fotocamera frontale, accompagnati dalla tecnologia dual flash.

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Come ha scritto anche Repubblica qualche giorno fa, il Ministero degli Interni russo ha già diffuso una brochure per mettere in guardia dagli scatti più pericolosi, quindi in realtà la mossa di Asus è sì educativa, ma non certo nuova.

L’aspetto più grave della vicenda è che si è arrivati ad un punto tale per cui, pur di guadagnare qualche manciata di likes su Facebook o Instagram, si sia disposti ad abbandonare il già raramente utilizzato buonsenso esponendosi a potenziali pericoli senza farsi troppi problemi.

Voi cosa ne pensate a riguardo?

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