Lo scorso mese Broadcom aveva infatti presentato al consiglio di amministrazione di Qualcomm un’offerta di 103 miliardi di dollari (70$ ad azione, di cui 60 in contanti e 10 in azioni della stessa Broadcom) per acquisire il controllo della società, rispedita tuttavia al mittente in quanto ritenuta troppo bassa.
Il rifiuto non è stato però accettato, e anziché offrire una somma maggiore, il presidente di Broadcom ha pensato di scavalcare in toto il management di Qualcomm.
Hock Tan, infatti, sapendo di poter contare sul parere favorevole di alcuni azionisti, ha stilato assieme alla compagnia di private equity Silver Lake, una lista di 11 nuovi manager indipendenti (tra cui figura anche l’ex presidente del mobile Networks Business Group di Nokia, Samih Elhage ) da sottoporre all’assemblea dei soci.
Dunque potrebbe accadere che questi ultimi, nonostante il diniego degli amministratori, decidano di costituire un nuovo CDA che condivida le intenzioni di Broadcom e che opti per la vendita della società di San Diego.