L’Unione Europea dice dunque addio alle maggiorazioni sulle tariffe di chiamate, SMS e traffico dati applicate dagli operatori quando l’utente si sposta in un altro Paese: dal 30 Giugno 2017 i costi di roaming spariranno, ma a quanto pare l’avvento del cosiddetto “Telecom Single Market” è ancora lontano.
Il Parlamento europeo ha votato l'abolizione delle tariffe #roaming e neutralità della rete https://t.co/6jSqIgGo6T pic.twitter.com/5FSaluLH8h
— Parlamento europeo (@Europarl_IT) October 27, 2015
Sono infatti state inserite delle clausole di salvaguardia per evitare utilizzi anomali delle infrastrutture di rete da parte di SIM estere: sarà quindi possibile beneficiare del roaming gratuito all’estero solo per brevi periodi di tempo. In caso contrario, un utente italiano avrebbe potuto, ad esempio, sfruttare le promozioni di un operatore estone o cipriota utilizzando quotidianamente una SIM estera: purtroppo, questo non sarà possibile.
Gli operatori saranno infatti autorizzati ad applicare piccole maggiorazioni, ancora più basse degli attuali tetti massimi, per prevenire il roaming permanente, sulla base del principio dell’ “uso corretto”. I dettagli definitivi in merito saranno comunque definiti dalla Commissione Europea.
L’abolizione completa sarà preceduta da un ulteriore taglio ai costi di roaming che avverrà il 30 Giugno 2016: i carrier potranno applicare maggiorazioni massime di 5 centesimi al minuto per le chiamate, 2 centesimi per gli SMS e 5 centesimi/MB per il traffico dati