Dopo aver preso il telefono da uno store locale (non di proprietà aziendale) e averlo mostrata ai colleghi di lavoro e agli amici, questi hanno scoperto infatti ben cinque download di video pornografici, alcuni della durata di circa 12 minuti.
“Sono così, così imbarazzata, non potevo immaginare … voglio dire, mostrare il nuovo telefono agli amici e scoprire tutto ad un tratto del porno, cioè, sono sconvolta” – ha detto la donna.
Tornata al negozio i dipendenti hanno inizialmente negato che qualcun altro era già stato in possesso del telefono, ma dopo un po’ di persistenza, hanno ammesso la verità – un uomo lo aveva acquistato prima di lei. Mettendosi in contatto poi con Sprint è riuscita ad avere la sostituzione del terminale.
Il negozio intanto ha risposto dicendo: “Chiediamo scusa al cliente per questa esperienza. Ci sforziamo di offrire ai nostri clienti il miglior servizio e la miglior esperienza e questo non è in linea con le nostre politiche commerciali o quelli dei nostri partner, Sprint. Stiamo provvedendo per garantire che ciò non accada di nuovo “.