Facebook: in arrivo l’assistente virtuale

19 Dicembre 201448 commenti

Su Facebook, l'imbarazzo è di casa. Magari non subito, ma chi non ha mai pubblicato sull'onda dell'emozione una foto di cui un giorno, una settimana, un mese dopo s'è pentito amaramente?

Con l’arrivo del motore di ricerca interno, poi, le cose sono destinate a peggiorare: non sarà più soltanto questione di quella foto compromettente che la fidanzata ha visto (e sarebbe stato meglio di no), ma il potenziale datore di lavoro, scavando nel profilo del candidato, potrà recuperare tutto, dagli sproloqui che fanno passare per perfetti idioti alle immagini di quella vecchia bravata tra amici che all’epoca pareva tanto simpatica.

Per fortuna, Facebook stesso ci viene in aiuto per evitare le figuracce. O, per essere più precisi, ci verrà in aiuto in un futuro imprecisato ma non troppo lontano grazie ai lavori del Facebook AI Research Lab.

AI, com’è facile immaginare, sta per Artificial Intelligence, ovvero Intelligenza Artificiale. Il gruppo, guidato dal ricercatore della New York University Yann LeCun, sta lavorando a un software in grado di riconoscere il contenuto dei post e di intervenire presso l’utente per farlo riflettere meglio.

Quando vorremo pubblicare le foto dell’ultima bevuta, in cui sembreremo degli alcolizzati senza speranza, l’AI interverrà dicendo qualcosa del tipo «Questa roba sta per diventare pubblica. Sei sicuro che vuoi farla vedere al tuo capo e alla tua mamma?».

LeCun ha parlato del progetto in un’intervista a Wired, nella quale ha rivelato come l’interesse di Facebook per l’intelligenza artificiale sia molto maggiore di quanto si possa pensare. Al momento la tecnologia allo studio si basa sulle tecniche di riconoscimento delle immagini (in grado per l’appunto di distinguere una persona ubriaca da una sobria) e sulle ultime ricerche nel campo del deep learning: sono studi come questo che hanno permesso Facebook di dotarsi di funzioni per il riconoscimento dei volti, così che sia più facile taggare gli amici nelle foto.

«Immaginate» – spiega LeCun – «di avere un assistente digitale intelligente che si assuma il compito di mediare la vostra interazione con gli amici e con i contenuti di Facebook».

L’idea può essere interessante ma non molti potrebbero amare una balia elettronica che passi il tempo a elargire raccomandazioni sul comportamento più appropriato da tenere; per LeCun, però, si tratta di vedere le cose dalla giusta prospettiva: non sarebbe un collare da indossare volontariamente per limitare i propri movimenti, ma piuttosto uno strumento per avere maggiore controllo sulla propria identità digitale.

L’obiettivo a lungo termine è creare un software che non soltanto sia in grado di analizzare le foto ma che sappia gestire ogni genere di materiale postato su Facebook:«C’è bisogno di una macchina che capisca davvero i contenuti e le persone e sia in grado di gestire tutti questi dati».

Loading...
Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com