Gli utenti italiani non cambiano più operatore, secondo i dati AGCOM

23 Settembre 2014247 commenti

Chiunque possieda un telefono cellulare e abbia un minimo di dimestichezza nel valutare e confrontare i prezzi dei vari operatori, sa che negli ultimi anni i protagonisti del settore hanno cercato di attrarre nuovi utenti proponendo tariffe scontate in cambio del trasferimento del proprio numero: una pratica che ha fatto le fortune di alcuni ma che negli ultimi tempi è in netto calo, secondo i dati AGCOM.

Secondo l’Autorità Garante per le Comunicazioni, infatti, nei primi tre mesi del 2014  hanno deciso di passare a un altro operatore mobile solo 2.9 milioni di utenti, pari al 6.3% del totale e in netta diminuzione rispetto al 7.8% dello stesso periodo del 2013.

A incidere è innanzitutto l’inversione di rotta degli stessi operatori, che hanno visto i loro utili calare sensibilmente a causa della guerra dei prezzi combattuta negli ultimi anni e che hanno ora assunto un atteggiamento più prudente; c’è da considerare, poi, la larga diffusione di tariffe vincolate temporalmente, specialmente quelle comprendenti uno smartphone: si stima infatti che il 45% dei nuovi smartphone italiani sia venduto mediante operatore.

Cristoforo Morandini dell’Osservatorio Between, chiarisce:

Non è che gli utenti sono diventati volentieri più fedeli, la portabilità cala perché conviene meno. [..] Si moltiplicano le offerte con vincoli molto lunghi a restare con uno stesso operatore.

Insomma, dopo gli “anni d’oro”, pare che cambiare operatore non convenga più: voi cosa ne pensate? Riuscite ancora a trovare tariffe più convenienti di quella attualmente in uso? Raccontatecelo nei commenti.

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