Google commenta la decisione di Facebook e Microsoft di pubblicare le richieste d’accesso ai dati

15 Giugno 2013Un commento

In seguito allo scandalo relativo alla privacy degli utenti delle principali aziende tecnologiche, che permettevano l'accesso ai dati all'NSA (Agenzia della Sicurezza Nazionale USA), la rete è entrata veramente in subbuglio. Tutte le società coinvolte hanno cercato di correre immediatamente ai ripari fornendo le proprie versioni, e cercando di difendersi il più possibile. Dopo che Google, Facebook e Twitter hanno pubblicato la propria estraneità dai fatti, la richiesta successiva era stata al Governo degli Stati Uniti di rendere pubbliche le richieste dell'NSA di accesso ai dati.

Nella giornata di ieri, le volontà di Facebook e Twitter sono state approvate, e le richieste di informazioni sugli utenti sono state ufficialmente rese pubbliche. La decisione presa dal Governo non soddisfa in nessun modo Google, questo perchè non è stata offerta la possibilità di rendere pubbliche “tutte le richieste, ma sono state poste determinate importanti limitazioni”.

Come racconta Microsoft stessa “è possibile includere solamente determinate richieste FISA, ma non tutte”. La decisione sarebbe quindi inutile, perchè non offrirebbe l’opportunità di avere un quadro completo della vicenda.

Ecco quanto commentato da Google:

Abbiamo sempre creduto che sia importante distinguere tra i diversi tipi di richieste del governo. Abbiamo già pubblicato richieste criminali separatamente da quelle ricevute dalla National Securities Letters. Unire assieme le due categorie sarebbe un grandissimo passo indietro per gli utenti. La nostra richiesta al governo è chiara: dobbiamo essere in grado di pubblicare tutti i dati (le richieste), separatamente.

Nell’attesa di ricevere maggiori informazioni, Twitter ha concordato con Google sostenendo che quanto affermato dall’azienda di Mountain View non può che essere ritenuto corretto. Come finirà la vicenda?

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