Circa un mese fa, Google aveva recapitato a numerosi sviluppatori un avviso: Tutte le app che sfruttavano i servizi di accessibilità avrebbero dovuto dimostrare di essere specificamente sviluppate per offrire un aiuto a persone con disabilità, pena la rimozione dallo Store.
Ciò è avvenuto fondamentalmente per ragioni di sicurezza, e aveva allarmato diversi utenti, che avrebbero dovuto rinunciare a utili applicativi come Last Pass, Greenify o il famosissimo Tasker.
Fortunatamente, però, sembra che ci sia stato un passo indietro da parte della società di Mountain View, che pochi giorni fa ha ricontattato gli sviluppatori inizialmente interessati.
Nelle mail, infatti, si legge che chiunque abbia pubblicato app che sfruttino le API in questione per ragioni diverse dall’accessibilità, ma comunque a scopi potenzialmente “innovativi e responasibili”, potranno renderlo noto a Google stessa, che valuterà caso per caso gli effettivi vantaggi per gli utenti e, in caso affermativo, ne permetterà la permanenza sullo Store.