“Nel caso in cui siano solamente poche persone ad indossarlo“, ha affermato un membro del gruppo,” non vi sarebbe alcun problema in quanto è un prodotto nicchia; viceversa, nel caso in cui iniziassero tutti ad indossarli e diventassero importanti come gli smartphone, la tecnologia utilizzata sarebbe molto intrusiva e violerebbe la privacy degli utenti“.
Google, dal canto suo, vive solo ed esclusivamente di pubblicità; la sua strategia è proprio quella di raccogliere enormi quantità di dati da tutti i suoi utenti, nel tentativo di fornire un servizio più mirato. Immaginate ora che ogni persona in possesso di un paio di Google Glass possa essere paragonata ad un GPS con riconoscimento facciale avanzato, in grado di scattare istantanee senza il consenso dell’utente. La privacy non verrebbe in nessun modo rispettata.
Dall’altro lato troviamo anche dei vantaggi, secondo gli attivisti, per le persone dotate di handicap: ad esempio si potrebbero creare applicazioni in grado di trasformare il prodotto in una “visione sostitutiva” per coloro che non hanno più sviluppato questo senso.
La tecnologia proposta dai Google Glass è interessante, ma ci servono davvero?