A rivelarlo è stato David Kleidermacher, capo della sicurezza Android, in una delle sessioni dell’I/O 2018 tenutosi questa settimana: il colosso di Mountain View ha infatti modificato gli accordi di licenza che stringe con i singoli OEM includendo tra i vari requisiti il rilascio frequente delle patch di sicurezza. Di seguito le sue parole.
“We’ve also worked on building security patching into our OEM agreement. Now this will really lead to a massive increase in the number of devices and users receiving regular security patches.”
Al momento non conosciamo i dettagli dell’accordo, soprattutto se si tratti di un rilascio mensile come avviene sui Pixel e da quando entreranno in vigore queste modifiche. In ogni caso si tratta sicuramente di una buona notizia e un passo nella giusta direzione, la velocizzazione degli aggiornamenti (in generale) su dispositivi che non siano quelli di Google.