Tra i brevetti che avevano destato l’interesse di Google troviamo anche quelli relativi a nuove tecnologie per le batterie dei nostri dispositivi mobili e non solo. Attualmente il mercato e molte grosse aziende stanno investendo molto sulla ricerca di nuove soluzioni e quelle che un tempo erano essenziali adesso sembrano non bastare.
Proprio per questo BigG ha deciso di vendere questi vecchi brevetti Motorola in modo tale da monetizzare il più possibile per investire nuovamente su altre tecnologie, come stanno facendo anche diretti concorrenti del calibro di Apple, BlackBerry, IBM, Qualcomm, Samsung, e Tesla.
Chissà quale sarà la prossima azienda a finire nel mirino di Google.